lunedì 7 giugno 2010

Young Liars, Old Liars, Liars di Mezza Età




Stavo per scrivere che i bugiardi sono una delle poche cose che non migliora con l'età.

Poi ho riflettuto, e forse dipende da che parte si guarda la faccenda.

Un bugiardo patentato / di quelli con il pedigreeeeeeeee (crepi l'avarizia), con talento, portato proprio per quel sordido istinto, negli anni si struttura, crea livelli, mondi paralleli / diventa talmente empatico con le cazzate che dice da crederci lui per primo.

Da giovane virgulto mentitore che freme ancora, grazieaddio, sotto il peso di quello che gli esce dalla bocca si trasforma in una sequoia solida e ben radicata che non tremerà di fronte a nessuna menzogna
neanche di fronte a quelle che rovinano altre vite

E volendo parlare in termini di CARRIERA questo potrebbe essere un miglioramento.


Se invece sei una brava persona, questo è un peggioramento.
Ti trovi di fronte a qualcosa che non concepisci nemmeno possa esistere al mondo.
E a volte ci lasci un pezzetto di anima.

Punti di vista, cantiamoci sopra va...

11 commenti:

  1. I bugtiardi col pedigree devono essere dotati di una memoria pari a Pico della Mirandolab perchè ad argomentare le cazzate ci sono altre minchiate!

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  2. @Bismama, tu dimentichi il potentissimo VA LA, VA LA!!! Eddai, mica cotica, svicolamento sicuro.

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  3. io penso che il vero bugiardo sia un po' un attore.
    perchè a volte ci vuole tanta fantasia!

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  4. @mammalellela, ci vuole tanterrima fantasia! Per questo è giusto definirlo un talento naturale. Tanta fantasia e zero coscienza. (non parliamo delle piccole bugie che ognuno di noi caccia ovviamente)

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  5. Quoto la coscienza rasata a pelle come quelli della pubblicità della Gillette che si fanno barba e capelli. Si ci vuole la coscienza dello sparapalle.
    Sai cosa è triste, che lo sparapalle ha un solo destino. Affogare nella merda che tutte le bugie, nascoste sotto al tappeto, poi portano a galla. Non ce n'è!

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  6. @Bismama, sai cosa, non sono così convinta che si paghi un conto quando ci si comporta così. O almeno, forse non tutti. E il problema non è nemmeno pagare il conto, il problema è che tu avresti fortemente voluto che quella persona fosse una brava persona. In primis per lei. Perché vuoi stimare chi ami.

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  7. Io ho conosciuto dei bugiardi professiontisti. Non street-liar, e no! Bugiardi laureati in Fenomenologia della menzogna, qualcuno poi ha smesso, perché quando si incontrano "gli occhi" giusti mentire non è più necessario. Comunque, nella loro carriera pluriennale di bugiardi non sono mai stati trafitti da una banderillas perché riuscivano a mentire senza fornire "quadri dettagliati" ma semplici "acquarelli di fandonie" che poi, all'evenienza, erano panorami mutanti. Non c'era nulla di determinato e preciso ma solo elementi malleabili che non potevano incastrare.

    Poi, cosa fondamentale che sta alla base di tutto, la menzogna deve essere o semplice e poco dettagliata da poter essere manipolata senza dover far eccessivo affidamento alla memoria, o enorme, talmente grossa, che chi la sente deve pensare "è talmente assurdo che se mi dicesse una balla di questo tipo mi prenderebbe per scema/o, dunque è vero, un elefante marino gli ha rubato il cellulare e non ha potuto avvisarmi!!".

    Ci sarebbe da analizzare tutte le differenza tra bugiardo e bugiarda ma servirebbe un trattato sociologico.

    Valente

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  8. Per Valente, sono abbastanza d'accordo con te. Salvo che a volte quelli non trafitti, o quelli a cui va in porto la fregnaccia dello SpeedyBradipo che si è introitato il cellulare, semplicemente si trovano di fronte qualcuno che ha capito benissimo a che gioco stanno giocando, ma per evitare casini, complicazioni e sperando nella redenzione, ha lasciato perdere.


    Certi bugiardi smettono perché incontrano gli occhi giusti, altri smettono perché nemmeno loro sanno più dov'è la verità e tutto gli crolla intorno. E allora compiono l'ulteriore errore di decapitare le teste di quelli che vittime delle bugie li circondano.

    Sai come si dice no? Cornuti e mazziati.

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  9. Cara Navigo a vista,
    so di passare per indelicato ma non sono d'accordo quando scrivi:

    "semplicemente si trovano di fronte qualcuno che ha capito benissimo a che gioco stanno giocando, ma per evitare casini, complicazioni e sperando nella redenzione, ha lasciato perdere".

    Perchè altrimenti saresti solo causa del tuo male e allora puoi solo piangere per te stessa, l'altro non ha più colpa (se non quella di essere uno stronzo).

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  10. Per Valente, non sei indelicato, anzi. A volte semplicemente non si realizza la portata del fenomeno. E' quasi impossibile perdere di botto la fiducia in una persona per cui provi dei sentimenti molto forti.

    Forse è da stupidi, e questo ora l'ho capito. Ma ti assicuro che preferivo essere la credulona di prima. Il mondo mi pareva meno ruvido.

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