lunedì 28 giugno 2010

Editech 2010 - Inizia un sogno o finisce la magia?

Margie lo scrisse perfino nel suo diario, quella sera. Sulla pagina che portava la
data 17 maggio 2157, scrisse: "Oggi Tommy ha trovato un vero libro!"
Era un libro antichissimo. Il nonno di Margie aveva detto una volta che, quand'era
bambino lui, suo nonno gli aveva detto che c'era stata un'epoca in cui tutte le storie e i racconti erano stampati su carta. Si voltavano le pagine, che erano gialle e fruscianti, ed era buffissimo leggere parole che se ne stavano ferme invece di muoversi, com'era previsto che facessero: su uno schermo, è logico. E poi, quando si tornava alla pagina precedente, sopra c'erano le stesse parole che loro avevano già letto la prima volta - Mamma mia, che spreco - disse Tommy. - Quando uno è arrivato in fondo al libro, che cosa fa? Lo butta via, immagino. Il nostro schermo televisivo deve avere avuto un milione di libri, sopra, ed è ancora buono per chissà quanti altri. Chi si sognerebbe di buttarlo via?
(Chissà come si divertivano!, Isaac Asimov, 1951)



Venerdì 25 giugno / Editech 2010



Dio che sonno, non posso proprio arrivare in ritardo stamattina, 'ti registrano' quando entri, e se non mi registrano giusta, io che già sono spanata di mio... finisce che resto fuori in strada, antesignana dei nuovi randagi che l'estate 2010 ci regalerà.

Mi fa malissimo un occhio, non vedo una pippa, la strada non la conosco e devo tenere sotto controllo anche il navigatore, oltre alle folle di automobilisti inferociti come me. Dio che caldo. Dio che male, Dio che freddo, Dio che palle. (rispondere se non altro per farmi stare zitta???!! No eh? Ti puzza?)_ Vabbè almeno mi fa arrivare intonsa e intatta a destinazione.

Mi registro, dammi 'sto badge con i miei bei nome e cognome in bella vista e...ma, ahia... brucia, prude... che è? Ecco, sono allergica al cordino del badge. Anzi INTOLLERANTE probabilmente!
Speta che ritiro anche il traduttore simultaneo (120 x 240 partecipanti), che l'argomento già presenta sfaccettature a me sconosciute, se sto anche li a cercar di capire la finess che fa la difference finisce che torno a Casa Madre sostenendo di aver seguito un convegno per la più proficua proliferazione dei carciofi nani a spina biforcuta a uncino, un figurone!

Wow, mi piace quello che vedo, meno male va, asp che scinno a basso e conquisto la cuffietta che mi farà marinare l'orecchia tutto il giorno, ma mi regalerà tante tante info necessarie.

Mi approccio a questo convegno curiosa e prevenuta, per me il libro 'vero' non ha competitor e l'avvento degli e-book, degli e-reader, delle piattaforme, dello scarrrrrrico, carrrrico, mi lascia un alone di tristezza intorno, come se stessimo preparandoci a un nuovo crimine verso l'umanità.

Come se stessimo stendendo le basi per togliere ancora di più il calore umano dalle nostre vite, già con i contatti e le amicizie virtuali abbiamo fatto tanta bella strada in questa direzione... però il libro..., il libro no, dai, deve restare. Si resterà!

Poi però mi viene pure un santo pensiero verso la deforestazione e mi dico che potrebbe essere un modo per salvare alberi, foreste, buchi, ozoni. Tutelare l'ambiente e riparare parte dei danni già fatti per godere di un mondo più sano e lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi un pianeta che non sia un colobrodo.

'Azz... dilemma amletico. Punto a favore del gelido e-book. Mi salva la sequoia secolare... Porcaciacc...

Dammi 'sta cuffia va!
 Ovvio no? 17
Come ti sbagli? Non ti sbagli. Perché l'orecchio, dovrebbe in potenza avere meno sfiga della portatrice??

Non guardare le briochine sai! Caffè, nero. A litri se vuoi, ma metti giù la mano bramosa dalla briochina lussuriosa, sta maledetta che pare incipriata (zucchero a velo) e rossettata pure (confettura brillante di fragola). Giù la mano!!!!



Brava bambina (la puoi prendere al coffee break delle 11 no? non rompere!), entra, siediti tira fuori il blocco, la pennuzza e preparati a farti venire la tendinite, che tanto tutto ti sembrerà follemente interessante e misterioso, scriverai come un amanuense de Il nome della Rosa e lunedì probabilmente tutte le relazioni saranno disponibili sul sito del convegno. Ma tanto, che faresti altrimenti tutto il tempo???


Fotografarmi i piedi?


Piglia appunti, che è meglio

Ascolto, ascolto ininterrottamente per 8 ore complessive (si si qualche break si), e la tristezza che già avevo previsto mi venisse, arriva in pompa magna e si arrampica sulle mie spalle come una bieca carogna affetta da flatulenza.

Il libro sembra destinato a sparire perché l'ansia, insana ansia, da prestazione e da desiderio fagocitante ha invaso tutto, anche i campi del relax.
Gli e-book e gli e-reader avranno vita semplice e strada spianata perché il lettore vuole tutto, subito, in qualsiasi momento. Piace l'accessibilità, la facilità di scarrrico, la leggibilità in ogni contesto, l'accesso istantaneo.

Il libro cede il passo al contenuto. Il contenuto cede il passo al software. Non ci credete? Davvero? Davvero non riuscite a realizzare quanto la sete malata di essere sempre e comunque connessi dia linfa vitale ai markettari e agli sviluppatori? La volete vedere la rete di trame che collegano dispositivi a dispositivi e piattaforme a device e a provider (e io che vorrei solo la rete del materasso che mi collegasse a una persona dell'altro sesso /che sappia il fatto suo ovviamente/). Guardate qui:


Ci sono case editrici che non investono più in contenuti. Investono in software. Ci sono autori che si siedono al tavolo con gli editor per capire 'cosa chiede il pubblico?'. AUTORI.DI.LIBRI, anzi ex-autori ormai. Perché la questione non è più trasmettere, la questione è vendere.

Il lettore non è più lettore, è consumatore. Perché il fulcro non è più la lettura, ma l'esperienza sensoriale quindi il consumatore è fatto oggetto di uno studio antropologico, per potergli confezionare proprio proprio il giocattolino che gli dia più soddisfazione (un e-book che all'apertura ti gratifichi con un Mannaggia quanto sei ben dotato!!!, no eh? secondo me venderebbe).

ATTENZIONE
Non è tutto brutto e cattivo, assolutamente no. Davvero. I prezzi potranno scendere, come dicevo molta carta potrà essere risparmiata. Si potrà condividere, commentare. Scegliere esattamente il contenuto che si vuole, risparmiando tempo e spazio. La conoscenza viaggerà veloce. C'è molto, moltissimo di buono in tutto ciò.
E io sono sinceramente incuriosita e stimolata, e ansiosa di capire cosa potrei realizzare con questi mezzi.

Ma quello che mi sconsola, si, sconsola, è l'uscita della poesia dalla nostra vita. L'annullamento dei ritmi naturali e il negare che l'essere umano, a volte, ha bisogno di isolarsi, di restare solo con se stesso, i suoi pensieri, un bicchiere di vino e un libro. Anche in una zona in cui il wii fii non prende. Senza per questo farsi venire un attacco d'ansia. Vorrei che l'uomo restasse uomo, ma conoscendo la razza, andrà giù da questa discesa più veloce della luce. Perché noi non siamo capaci di controllarci e di mediare con le nostre reali esigenze. Millenni di storia lo dimostrano. Se abbiamo avuto tanto, vogliamo di più. E tutto invecchia troppo in fretta.

Tra le pagine di un libro vero, il tempo si sospende. Smette di scorrere e tu puoi smettere di correre. 
E ricominciare a sentire. Ma così... quanti spazi ci resteranno in cui potremmo mettere la frenesia in pausa? 
Molto pochi ho paura. Tanta paura.



SED vorrei concludere in bellezza con delle classifiche più che necessarie:
PREMIO UTILITY: la tazza autoigienizzante


















PREMIO MIRANDA / IL DIAVOLO VESTE PRADA:  

Amministratore Delegato Edizioni Piemme Spa (gruppo Mondadori)/(donna stupenda di straordinaria competenza)



PREMIO BEL FIULET CON CERVELLO: 

Strategic Partner Development Manager Google Books Italia



5 commenti:

  1. Cioè, ma il bel fiullet? Non dirmi che te lo sei lasciata sfuggire? Potevate discutere della rete .....di vendita!

    Comunque a me sta cosa degli e-book non piace. E io adoro internet. Ma la carta...il profumo del libro appena stampato...e la libreria con tutte le copertine colorate....e le pagine ingiallite. No...l'e-book queste cose non le ha. E il lettore non è un consumatore....al massimo consuma emozioni!

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  2. Vuoi mettere l'odore di un libro ancora da sfogliare, quella piacevole sensazione sui polpastrelli mentre si gira pagina.. No, mi spiace. Bellissima la tecnologia, sono internet-dipendente, ma il libro mi piace ancora toccarlo, sfogliarlo, annusarlo..

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  3. Ma come? Ed io che mi sono stancata tantissimo a leggere questo tuo post,perchè ho dovuto farlo su un monitor e non sulle pagine di un bel giornale o di un libro?

    Internet è una delle più grandi ed utilissime invenzioni di tutti i tempi...ma cavolo..non fatemi sparire il caro vecchio libro, altrimenti cosa ungo di olio o macchio col caffè?

    Naviguccia...certo che la tristezza che arriva in pompa magna e si arrampica sulle spalle come una bieca carogna affetta da flatulenza..mi ha veramente taaaanto colpita! ;-)

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  4. da lettrice accanita quale sono, posso dire che il panorama si prospetta di una tristezza infinita.
    da grafica editoriale, posso dire che il fallimento è vicino!!

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  5. @Bis, la professionalità innanzi tutto!! (pfffss) Ho approfittato solo d tanta sapienza e aplomb.

    @Bis e Mamma C, inutile fare paragoni, non ce n'è. Però magari le nuove generazioni cresceranno senza il piacere del libro vero e per loro sarà un passaggio naturale. Lo sapete che in Giappone dal 2007 succede esattamente il contrario, i titoli più scaricati sui cellulari, poi assurgono all'onore delle stampe. Incredibile eh?


    @Grace (ma nana) echenonloso che lo schermo stanca??? Pensa Via col Vento schermata dopo schermata!! Anche io non voglio perdere le mie 'tovagliette' di lettura, alcuni dei mei libr sono indegni. uelli di quando ero piccola non ne parliamo, hanno dentro anche i pezzi di cibo, oltre alle macchie e alle colonie di nuove forme viventi nate dalla decomposizione del cibo. Pensa che bello afferrare l'e-reader in spiaggia dopo esserti unta come una faraona pronta per il forno. Con che animo leggero afferrerei quei 700 euro di macchinario.
    Capisco che la carona t'abbia colpito, non ti dico a me le di lei flatulenze!

    @Pa, brivido lungo la schiena. Altro non mi viene

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