lunedì 31 maggio 2010

AGA aka La Cucina


Se lo dice Mordecai Richler:

Eravamo ebbri di polvere e ci colse una sorta di euforia. Inclini un tempo alle economie, optammo adesso per lo scialo. Una normale batteria di fornelli, decidemmo, non era adeguata all nostra cucina. Doveva essere la leggendaria Aga. 'Più di uno straordinario strumento per cucinare. E' uno stile di vita'. Uno stile di vita, notate, che costava novemila dollari, più le spese di consegna e installazione. Ma che diavolo, John Updike aveva un'Aga, e l'avevano la principessa Anna, David Ogilvy, Paul McCartney, André Previn, Billy Joel e una cuoca famosa come Lady Diana.

Questo apparecchio eccezionale era scaturito dalla mente de dottor Gustaf Dalen, fisico svedese premiato con il Nobel, che lo aveva costruito nel 1922 per sua moglie. Egli, informava l'opuscolo pubblicitario, si era proposto di creare uno strumento 'capace di ogni tecnica culinaria, in grado di cucinare una varietà di piatti simultaneamente, e tale da produrre costantemente risultati perfetti. Eureka! L'AGA!'. (n.d.b. 'sta cosa di cucinare cose differenti non mi è nuova, la storia di risultati perfetti invece si...)

L'Aga, lavorata a mano, tecnicamente impeccabile, fabbricata in ghisa (n.d.b. come dovrebbero essere le mutande certe volte) in una fonderia di Coalbrookdale, Inghiltera, pesa sui settecento chili (n.d.b. come rischia la blogger nei periodi di fame nervosa -_-). Una volta messa in opera, il bruciatore ('una vita di servizio senza problemi') è acceso in permanenza (n.d.b. come la libido di certe persone che conosco). Riscalda quattro forni a temperature differenti (n.d.b. come tenere calde più persone a temperature differenti a seconda dell'uso che intendi farne) e due piastre, una per bollire (n.d.b. a me! a me!), l'altra per sobbollire (n.d.b. pure questa a me a me!), protette da coperchi isolanti quando non utilizzate.

Un mondo di cospiratori, Mordecai Richler, Adelphi

Io se vi avanza una AGA da regalarmi non mi offendo, magari persa tra 4 forni, 2 piastre, 1 bruciatore, 7 nani e 4 hobbit potrei rompere di meno... no??

domenica 30 maggio 2010

Pure il Giappone mi ha rubato e le mazzancolle

poco più di un anno fa, dopo esserci rimessi insieme dopo la rottura n (durata più o meno un mese) l'UomoEmo aka S.r.l. partiva alla volta del Giappone per circa 15 giorni.

'Per lavoro AmoreMio, vado con X (maschio), a fare fotografie' (qs ti porta fino in Giappone a fare foto? Ma tu fai un altro mestiere nella vita... e beviamoci anche questa)

E la Fidanzata Ufficiale che fa?

'Va da sua sorella piccina mia'

Nello stesso periodo in cui tu vai in Giappone?
(eccerto, fa il paio con il fatto che uno ti paghi un volo intercontinentale per farti fare fotografie ai Templi... è un giocatore d'azzardo della fregnaccia, spara alto)

'Si ProcionePatatini, so che sentirai tanto la mia mancanza, anche io la tua, se avessi saputo che ci saremmo ritrovati non avrei mai accettato, adesso è tardi per disdire. Ma senti cosa facciamo: il mio telefono in Giapp non prende, per cui mi porto via quello della mia mamma con il suo numero (così ce l'hai solo tu) e in questo modo possiamo almeno mandarci sms, e poi prima di partire ti mando una selezione di canzoni scelte con tanto amore, una per ogni giorno in cui non ci sarò, sarà il mio bacio quotidiano' 

(ecco, qualcuno comincia a capire perché mi aveva fatta su?)
Usa ad obbedir tacendo... e facciamolo partire, anche se in realtà deve essere una bella vacanza a 2 (ho avuto conferma tranquilli) altro che lavoro

e passano 'sti 15 giorni, nel momento in cui atterra mi chiama, a lei avrà fatto fare un giro di giostra sul nastro delle valigie e la sera dopo è a cena da me.
Ogni giorno ho ascoltato canzoni, sapendo perfettamente che stava pascolando i sacri prati con la Fidanzata, ogni giorno (anzi notte, c'è il fuso orario) mi ha mandato tanti teneri e falsi sms dalla Terra del Sol Levante.

A seguito di ciò, posso annoverare anche il Giappone nella lista delle cose che mi fanno venire l'orticaria solo a sentirle nominare. Cose che prima amavo.
Come cucinare riso venere e mazzancolle con pomodorini caramellati e una idea di pancetta affumicata, piatto con cui l'ho accolto sicccomeGeisha al suo rientro.
Piatto che dovrei fare stasera su richiesta esplicita dei miei ospiti.
Piatto che NONGLIELAFO' psicologicamente a cucinare, cazzomaledizione.

Se metto in tavola una bella scatoletta di tonno dite che la mia reputazione di cuoca va a farsi benedire???

sabato 29 maggio 2010

L'altalena

Quando sei piccola la parola Altalena la associ a una sensazione di leggerezza, flap flapflap (sono io che me la svolazzo onomatopeicamente, il jet privato non ce l'ho, ok?) flapflapflapflap

Ti fa venire in mente verdi prati, parchi, giardinetti, cieli blu trapuntati di gommose nuvolette bianche... tu mocciosetta coi codini che cerchi di fregare gli altri bambini nella conquista di un sedile con catene

si perché 100000 ettari di parco, densità 500 nani per cm2 e quante altalene?
Un totale di 3 al massimo, di cui 1 funzionante, l'altra con una catena spezzata e l'ultima con il sedile sfondato.
Ovviamente quella integra sotto di sé ha il Gran Canyon, perché l'UniversoMondo derapa su quel micro fazzoletto di terra; e in realtà per poter scendere/salire o sei una decenne alta 6 metri o comunque ti ci vuole il tutor per inerpicarti e iniziare a dondolare flap flapflap flap (io facevo pure finta di essere Reika sul Daitarn 3, tiè, Haran Benjooooooooooo eecchimeeeeee, Beeeaaautyyyy fanculoooo! si lo so, aggressiva anche da piccola, e allora? il Karma mi sta già punendo).


Però arrampicatacisivi sopra: taca banda, aria in faccia, gravità zero, soddisfazione a 1000, coscienza in tasca, /chissenefrega di quelli che aspettano il loro turno; da piccola i sensi di colpa non li hai / e te la godi di brutto.




Quando sei adulta la solfa cambia, altalena ti fa solo venire in mente gli sbalzi umorali e pure ormonali. Quelli ormonali sono i peggiori, del resto credo che quelli umorali ne siano una diretta conseguenza. Però anche no, non sono ancora in menopausa, non sono più in adolescenza... e quindi dovrei essere un minimo equilibrata.

Sed etiam,
  • mi incazzo come un'anguilla;
  • sono succube come una nutria senza stagno;
  • vorrei soffocarmi con le Fonzies 4 formaggi per avere una morte saporita che nel contempo favorisca la ritenzione idrica e aiuti almeno la cellulite ad avere una vita prospera;
  • vengo dominata dal neurone fitness e dalla covinzione che, si perdiamine!, DIAVOLOCANAGLIA, quel gluteo deve dimostrare di avere carattere a parecchie persone ancora, mentre mi camminano in scia per le strade del mondo;
  • poi torno a casa e invece dell'acqua Vitasnella mi scolo delle bollicine, perché la fibra ginnica è rimasta sotto la doccia in palestra;
  • mi sveglio la mattina pensando che non mi avanzerebbe nemmeno la forza di ricordarmi come mi chiamo;
  • mi corico la sera con grandiosi piani per il futuro (sono astuta in fondo, se i grandiosi piani te li auto-propini la sera, il giorno dopo puoi abdicare, non si comincia un grandioso piano per il futuro alle 00.00. TZSé)
  • piango a diluvio
  • rido a catinelle
  • la carriera è la cosa più importante
  • se non si costruisce una famiglia il futuro non ha senso.

Su e giù, giù e su. 2 gonadi infinite.
E ancora ti va bene quando la giostra che ti capita è l'altalena.
Troppe volte mi sono trovata sulla Calcinculo... e ho pure pagato il biglietto.

venerdì 28 maggio 2010

orologio biologico / portami via

Come ci si comporta quando si è afflitti da 'orologio biologico' e non si crede più nel prossimo (singolare maschile, sia sostantivo che aggettivo)?

Come patologia è complicata da gestire. Sei tu, e nel contempo sei la tua peggior nemica.
Sei posseduta dal desiderio più atavico che possa esistere e nello stesso tempo impotente come Hugh Hefner al fondo della boccia di Viagra nel perseguirlo.

Perché sei sola e il panorama che vedi all'orizzonte ti lascia perplessa (ti terrorizzava fino a 5 secondi fa, poi purtroppo, l'essere umano è fatto per adattarsi ed evolversi e quindi passi da congelata a perplessa, assuefatta al veleno come Mitridate)

Allora cerchi di raccontartela: mi sveglio quando voglio, quando rientro dal lavoro faccio quello che voglio.
Meglio i Tampax che i Pampers
La Jasminelle invece che l'acido folico
Il bicchiere di Sassicaia invece del succo di mirtillo
La Tacco12 in loco della babbuccia rosa/azzurra taglia 0
La caraffa di cristallo contro il biberon
Gucci batte Avent

Ed è così, a momenti è veramente così. Quei momenti in cui sei meno stanca, meno vulnerabile e ti metti da sola una mela in bocca come un maialino al forno per farti tacere.


La fregatura sta in quei momenti in cui ti distrai da te stessa e ti ritrovi vulnerabile come una lumaca senza guscio.

La fregatura solenne sta nel fatto che consideri CON CHI fare un figlio importante come fare un figlio.
Perché deve essere figlio tuo e di suo padre, non solo tuo.
Il bimbo nella tua testa c'è, suo padre nella tua vita no, o non più comunque.

Come si addomestica una bestia così?
Come la si sazia?
Come la si fa smettere di ululare?

Dom Perignon?
A I U T O

giovedì 27 maggio 2010

Quelle di Sex & The City sono paraculate

Ci siamo quasi, il secondo film di Sex & The City sarà nelle sale a ore.


E io non mi esimerò assolutamente dal recarmicisivi, senza Manolo a piedi (purtroppo), ma di sicuro con le Manolo nell'anima (o almeno a quello che resta della stessa).

Ho bisogno di mettere il mio cervello a pucio in una realtà tanto irreale quanto rinfrescante, come un piede / distrutto da una Superga il 15 agosto dopo un trekking di 48 ore, in salita, pendenza imbarazzante e fondo stradale fatto di sasso aguzzo che ti massaggia dolcemente la pianta / necessita del catino di acqua gelida con essenza di menta e bergamotto (si, perché sarà mica solo stanco 'sto piede... puzzerà pure)

Facendo un revival mentale di tutte le 6 serie, per prepararmi religiosamente alla proiezione, e pensando ai tanti aspetti della vita delle Ragazze, riflettevo su uno in particolare, che più di altri mi spinge a domandarmi se in fondo, le Ragazze un po' si mentono o sono solo profondamente Paraculate.

Lavoro? NO... benché
la mia sveglia mi traumatizzi alle 7 del mattino, e sulla strada verso l'ufficio non fiorisca neanche uno Strabucks.
la sveglia delle Ragazze non suona mai e acquistano Jimmy Choo mentre tendono verso la scrivania (tendere è la parola giusta, tendere vuol mica dire raggiungere)

Casa? NO... benché
se desidero pagare affitto e bollette, qualche mobile deve per forza essere potato dalla foresta Ikea, perché anche se la sveglia scassa le palle alle 7, stranamente ancora il portafoglio non vuole imitare Gesù Cristo e quindi di moltiplicare biglietti da 500 euro come pani e pesci lo offende nell'etica morale della sua chiusura a zip..
le Girls hanno non solo pezzi di design anche al cesso, ma anche PEZZI DI DESIGNERS dentro casa (ancora mi chiedo quantemigliaia di dollari Carrie avrà pagato la poltrona / in pelle di toporatto muschiato invecchiato sotto il sole della SoHO House e idratato a Cosmopolitan / solo per cuccare il pezzo di marcantonio di cui prima. Qualcuno lo sa a proposito??); e credo che i loro portafogli siano decisamente più disponibili a moltiplicare verdoni (Carrie non può avere IL guardaroba con un articolo alla settimana, quindi il borsellino è complice!)

Vestiti? Lasciamo proprio perdere sto punto anche se:
1. quanti diavolo ne avete?
2. come cacchio li pagate?
3. come xxx ci entrate che a) state sempre a bere e magnà b) non vi ho mai viste in palestra? 


Quindi di che sto parlando???

DEL SESSO, SIORI E SIORE

Quanti rapporti poco soddisfacenti vi ricordate nelle puntate del Quadrilatero della Gnocca? Quanti partner cessi / poco dotati, inesperti / ignoranti del fatto che si fa sesso con tutto il corpo e non solo con il pisello /quanti che hanno spronato le nostre come bovini al pascolo con un'incoraggiante pacca sulla chiappa / quanti che non si sono resi conto se le Ragazze non raggiungevano il culmine del piacere (non sto parlando di quando fingevano, sto parlando di film muto) / quanti parevano partecipare ai 100 metri con fulmineo sprint finale???

Eh? Eh? Ve ,lo dico io: Un numero tendente allo ZERO, 
E viste le numerosità di soggetti consumati (e consumati da praticamente sconosciuti) i grafici a torta dovrebbero riportare dati contrari a quelli che invece risultano dagli ululati e numeri da circo svolti di/a/da/in/con/su/per/tra/fra le lenzuola!!!

Ergo, le Ragazze sono Paraculate, non si può avere tutto, s(p)esso e volentieri e avere pure una miriade di DeidelTalamo!

La vita al di fuori dei telefilm è così ingiusta.....


mercoledì 26 maggio 2010

Di NIN e domande che ti cambiano l'esistenza

Caldazza.
Fine giugno. Caldo caldo.
Pesciolo in giro per la casa. Aspettando di uscire.
Così poi pesciolo fuori, che fa ancora più caldo.

50° all'ombra e cosa mi aspetta nel pomeriggio: concertone.
Concertone, all'aperto, vicino a una mega pozza d'acqua (è stato organizzato li perché agli umani hanno promesso il concertone, alle zanzare un buffet; l'organizzazione non ha pregiudizi di sorta. Ammirevole)

Io ho troppo caldo.
Ma è l'ultimo concerto dei NIN, mi tocca di andarci.
Anche perché i biglietti li ha comprati LUI, che ci tiene tanto a farmi assistere a un momento storico della musica, a fomare la mia giovane mente e i miei gusti. Lui genio e intenditore.

'namo va. Questo è amore, questo è davvero amore.

Per sbaglio non muoio per asfissia nel tragitto. Eccoci. Parcheggiamo.
Lasciamo andare avanti gli amici.

Arrivati all'altezza di un bus con la FiancataTuttaaSpecchio, si ferma e mi fa

'Ti devo chiedere una cosa' (aria mistica)
oddio... cosa mi deve chiedere? Di sposarlo? Ah no, dobbiamo ancora divorziare tutti e due. Se lo amo? cosa nota anche nelle profondità delle fosse delle Marianne. Se voglio fare un figlio con lui? Il bus magari è aperto..

'Devi essere sincera però' (occhio intenso, fronte imperlata di sudore...ah quello sono i 50° all'ombra)
Si ti sposo, si ti amo, si ok vada anche per il figlio. SINCERISSIMA
Oppure...ridimensioniamoci va', forse vuole sapere se vivo, intuisco la potenza del momento storico musicale, se sono pronta a condividere con lui le emozioni di tanta arte portata sul palco, se sono felice di essere qui... se tutto l'indottrinamento di questo ultimo mese da parte sua mi ha resa recettiva come una parabolica con raggio 10000000 km

'CERTOAMOREMIODIMMINONTIMENTIREIMAI(io)LOSAIPERFETTAMENTE'

'Secondo te...'
siiiiiiiiii amoretesorocispulino?
Lancia un occhio alla fiancata del bus ah ecco vedi, sarà il figlio, valuta anche lui la logistica
'Secondo te...'
Lungo sguardo panoramico al fiancatone a specchio del bus
eddaje

'Questa maglietta mi strizza troppo i bicipiti?
No, perché è nera e va bene per gli addominali, però mi sa che mi stringe troppo sul bicipite'
...
In quel momento, vittima di diarrea emotiva, pronuncio la frase che non vorrei aver pronunciato mai, eppure ormai tutti i miei neuroni sono stati evacuati dal cervello e sifonati giù per lo sciacquone e quindi... esalo...



Se questo è un uomo (op.cit.) e c'ha pure 40 anni...

lunedì 24 maggio 2010

Mia Nonna è più sgamata di me_poco ci voleva

Nonostante l'Ava abbia appreso e assorbito und commentato la Notizia della separazione con una verve inusitata, comunque, più di quello non ti aspetteresti.

E brava polla.

Sabato mattina, apro gli occhi sul mondo (ancora qua sono, accidenti a me) e prima di balzare al di fuori delle coltri mi faccio un micro elenco mentale dei 'doveri di figlia' da far fuori celermente al fine di non fare incispare MiaMadre.

Che se poi si incispa la giornata non dura 24 ore, ne dura 72, tutta intramata e intessuta di accuse di ingratitudine e punture di SensidiColpa, più fastidiose di uno stormo di zanzare che ha deciso di crivellarti null'altro che la tenera palpebra destra, anzi sinistra che quell'occhio li mi dà più problemi.

Quindi chiamo MiaMadre, così poi è sedata per almeno un paio d'ore.

'Pronto!'
'Ciao Madre'
'Ciao Figlia, tutto bene? Ti sei appena svegliata?'
'Si si, tutto bene, si mi sono appena svegliata. Dove sei?'
'Dalla Nonna, le sto provando la pressione, aspetta, ti vuole salutare. Te la passo'
...
'Ciao Stellina, AmmmmmoreDiNonnnnaTTua'
'Ciao Nonna, come stai?'
'Bene bene, senti un po' nonnetta tua... pensavo, visto che tu stai da sola e io pure, beh... cosa ne pensi di una bella convivenza tra ragazze???'

(tenete per favore conto che la vita sociale di mia nonna è molto più frizzante della mia e immensamente più fitta)

'Ehm Nonna, che bella idea, però in effetti sai a me piace star tranquilla e tu tra cene, tè e uscite mi risulteresti un po' troppo terremotante'

Nonna, con sdegno (lo sento dall'allontanamento della cornetta dall'orecchio) molla il cellulare a mia madre blaterando: ma guarda questa qua, chissà da chi ha preso. Da me no di sicuro, che non si può star li ad aspettare che le cose succedano. E che diamine! Uscire bisogna, vedere gente. Ecco si si, ha preso tutto da te (riferendosi a mia madre, ovviamente Nonna è la madre di mio Padre, quindi ha scaricato tutta la colpa della mia bradiposità sull'altro ramo di DNA che ho ereditato).

Mia madre riprende il telefono:
'Cos'è che dice?'
'Non lo so mamma, credo volesse far Sex and the city con me, io però francamente ho un'età e non ce la posso fare'
'ah ecco... aspetta mi sta dicendo qualcosa'

...
'Tua Nonna mi dice se almeno esci e conosci qualche bel ragazzo, che tra lavoro, e qualche uscita qualcuno ci sarà'
'Ma anche no Mamma, grazie del pensiero'
'Tua Nonna dice che non vorrai mica restar da sola che sei giovane e bella e che c'è tanta vita da godersi'
'Ehm, io veramente dovrei un po' ripigliarmi'
'Dice che deve ripigliarsi'

e qui la conversazione passa tra mia madre e mia nonna
'Ma un bel ragazzo, un po' di allegria, qualche gita, qualche cena'
'Beh, insomma bel ragazzo, magari che non sia uno spiantato', dice mia madre
'Adesso, mica si sistemerà subito, si divertirà un po' prima, chissenefrega dei soldi, un Bel Ragazzo deve essere, mica un Mandolone (vedere vocabolario veneto)' ribatte mia Nonna.

Io allibita ascolto

'Ecco, un ragazzo a modo, per bene, ma Bello che l'occhio vuole la sua parte'
'La bellezza sfiorisce' ribatte quella che mi ha messo al mondo
'Ma mica se lo deve tenere per sempre, sarà di transizione il primo che le capita' argomenta quella che ha messo al mondo mio padre


'Ehm, Mamma, io sarei qui, senti perché non fate un casting li da Nonna e poi mi dite?'
'Dice di trovarglielo tu'
'Ah, si nonnetta sua saprebbe scegliere'
'Mamma... la pressione a quanto cazzo ce l'avete tutte e 2? 180 la minima e 250 la massima?'
'Vedi come sei... beh noi prendiamo il caffè, ci sentiamo dopo Figlia'

(io pensavo fossero già passate alla grappa...)

C L I K
....


Ecco, allora... io di mio devo ancora riprendermi, ma se qualcuno di voi avesse bisogno di una Sensale, ditemi pure, e vi do il numero di mia Nonna.

Una donna che a 87 anni da ogni plissettatura del volto (lei non ha le rughe dice, lei è plissettata) sprigiona un'incredibile fame di vita... Che dio me la mantenga in salute.

Perché io non ho le palle che ha lei, e quindi ho bisogno dell'originale!

mercoledì 12 maggio 2010

Nonne&Lasagne

Ok, le abbiamo provate tutte. No tryps for cats.
Ci si separa.
Gli amici lo sanno, i genitori pure. Centrifugati anche loro in questo bel frappè dal sapore stantio.

Quasi è un sollievo per l'universo mondo, si potranno frequentare separatamente due persone che non ringhieranno più tra di loro, basta raggi laser di Mazinga dagli occhi, basta atmosfere leggere come il piombo fuso.
Basta espressioni attonite da cervello decorticato.

Bon. Chi non appartiene al giro più stretto lo saprà con il tempo, mica siamo Carlo e Diana (mmm, scelta sbagliata non volendomi tirare la rogna da sola) da fare annunci, piano piano chi condividerà la nostra vita lo saprà. Amen.

Resta solo una persona da avvertire camminando sui gusci d'uova: la NONNA87ENNE.
Io glielo direi anche subito, ma il ClubFamiglia: nooooooooooooooo
Le viene un colpo, si turba, potrebbe fare un ictus dal dispiacere, le esplode la vena varicosa... poi? L'alopecia da stress no?

E vabbè, niente verità per la nonna.
Questo significa che? Per più di un anno, durante le varie occasioni di ritrovo parentale alla nonna vengono propinate balle su balle.

Nonna87enne: Ma @@### @@ dov'è?

Coro: A casa, al lavoro, a un convegno, dai suoi, suo padre ha la stipsi marmorizzante, sua madre le emorroidi brucianti, non si sente bene, è molto stanco, è andato su Marte, durante le feste ha deciso di fare solo volontariato, osserva anatre a Central Park, munge il latte alle ginocchia dei lama tibetani etc etc

e giù cazzate su cazzate.
Nonna fa girare l'occhietto vispoieraticoironico sulla congrega e torna alla lasagna, dando all'ordine delle cose la giusta priorità.

Fino a Pasqua 2010.
Nonna87enne: Ma @@### @@ dov'è?


NipotinaCheNonNePuòPiùdiSparareCazzate, non volendo spedire virtualmente @@### @@ a spulciare calamari in Cambogia in occasione della SantaPasqua, dichiara a bruciapelo:
Ci siamo separati.

Mi sento portare all'indietro.. Oddio che è? Le porte dell'Inferno che si spalancano??
Ah no, il risucchio del respiro trattenuto della Famiglia in attesa dell'ictus della Nonna alla Notizia.

Sono tutti così scioccati che si dimenticano anche di guardarmi male!!! EVVAIIII.

Mi rigiro anche io verso Nonna, per verificare che non sia effettivamente franata giù dalla sedia, e no, è ancora saldamente assisa sulla stessa, attendo...

Nonna mi guarda, finisce il boccone di lasagna, se lo gusta proprio, lo vedo (e penso Ecco le ho scatenato la demenza senile, non mi reagisce), rituffa la forchetta verso il piatto, la ferma a mezz'aria verso il forno della bocca, mi guarda con l'occhietto vispo di cui sopra e mi dice:

GLI UOMINI SON SPESSO STRONZI!

eh? ComeCosaScusa???? Nonna?CheDici?

AH, SISI. SUCCEDE

e daglidagli alla lasagna...

Maccome? Tutto qui? E la vena varicosa? L'infarto? L'ictus? La fragile nonnina che si turba?
Z E R O A L Q U O T O.

è proprio vero, dagli anziani c'è sempre da imparare.
Nelle piccole e nelle grandi cose: chi credete sia l'unica al desco che si è mangiata la lasagna calda???
Esatto, Bravissimi.
NONNA.

martedì 11 maggio 2010

Di libri e piccole manie ossessivo compulsive

Sono una persona mediamente generosa.
Presto tutto, tranne: scarpe, mutande e libri.

I libri li considero un effetto personale più intimo della mutanda.

Tutti i miei libri fanno parte di me.
A tutti ho affidato una parte di me, a tutti ho permesso di leggermi a loro volta, senza dover mai fingere di essere quella che non sono.
Ognuno di loro, a ogni rilettura, rinnova la sua generosità e mi regala immagini nuove, parole che sbocciano con nuovi significati e portano a nuovi pensieri.

Non presto i libri perché li rileggo, sempre, in modo totalmente casuale, sempre.
Una parola mi attraversa le mente, dalla parola ritorna una frase, da una frase una storia, e dalla storia un titolo.
E io ho bisogno di tornare in quel mondo, subito, devo tornare a salutare le persone che ho già conosciuto, ma che mi sono mancate e non posso aspettare il tempo di recuperare il tomo.

Ecco perché non presto libri.

Sui miei scaffali Sophie Kinsella importuna D'Annunzio. Bret Easton Ellis glassa con la sua cupa follia Il diavolo veste Prada. Italo Svevo volta le spalle a Patricia Cornwell. Le biografie storiche guardano con superbia i romanzetti. I romanzetti guardano i saggi, sapendo che tra le loro pagine ci si diverte di più. Le Storie della Letteratura cercano di capire se i Libri d'Arte sono degni di udienza.

Nella mia libreria non esistono libri stupidi e libri intelligenti, libri di serie A o serie B. Non ci sono libri che mi vergogno di aver letto e altri che so di poter citare per fare 'bella figura'.

Ognuno di loro, chiamato a combattere, è stato l'amico migliore che potessi avere.
Tutti insieme sono una banda ben organizzata di soggetti fedeli. Mi tengono d'occhio, mi salutano dalle mensole, pronti sempre a essere ripresi in mano.

Quando penso agli e-book, mi vengono i brividi.
I libri di quando ero piccola (mmm, anche quelli da adulta in realtà), sulle pagine hanno ancora le macchie del tè, tra le pagine le briciole delle merende fatte senza potersi staccare dalla corsa vertiginosa di una trama appassionante. Mi sembra impossibile non poter condividere il cibo con la carta...

Me li sono trascinati dietro nei traslochi, maledicendoli per essere in numero e peso il bene più scomodante corposo in mio possesso.
Eppure anche il solo bene VIVO che penso di possedere (animali a parte)

I libri sono vivi, non abbandoniamoli.

lunedì 10 maggio 2010

S.r.l.

Fino a oggi non avevo capito.
Oggi si.
Negli ultimi anni avevo adottato un S.r.l. ovvero Stronzo a responsabilità limitata©.

Non me ne ero accorta.

Attenzione: questa razza non è in estinzione.

Quindi, se potete, anche se vi dicono tutte cose giuste, e fanno i principi senza macchia e senza paura e magari si introducono nella vostra vita dicendo Ora ci sono io (tu credi che la fine dalla frase sia che penso a te, e invece il pezzo sottaciuto è a rovinarti l'esistenza), facendo fremere la femmina che è in voi che pensa di aver riconosciuto il MaschioALFA...

dicevo, se potete, lasciate l'esemplare sullo scaffale su cui si trova, o sul marciapiede che ha già imbrattatto di escrementi.

Non portatelo a casa o nella vostra vita, l'S.r.l. vi condurrà sulla Via Della Perdizione per poi lasciarvi li nel mezzo, in un punto in cui non capirete né come tornare indietro, né come andare avanti.

E vi indurrà a pensare che sia colpa vostra e che ve lo siate fortemente voluto.

Aria aria, approfittate dell'esperienza di chi ci ha già lasciato il culo.
S C A P P A T E_L O N T A N O

sabato 8 maggio 2010

'Sei come un pugile suonato, vai sempre al tappeto e poi ti rialzi'

il 25 novembre 2009 ho visto per l'ultima volta la persona di cui ero innamorata.

Una serata non diversa da tante, con il livello di tristezza più alto di altre, perché ogni giorno era un giorno in più di bugie, tante bugie, lacrime, finti malori... un giorno in più di tante cose brutte.

Non ero io a mentire, io aspettavo.
Aspettavo che finalmente tutto si risolvesse, che finalmente un periodo normale si affacciasse all'orizzonte. Che finalmente arrivasse un po' di tranquillità.
Aspettavo di non essere più un fantasma. Dopo anni e anni, dopo essersi resi completamente disponibili e trasparenti verso l'altro, era quello che aspettavo.

Voi mi direte: non bisogna mai svelare troppo il proprio gioco.
Forse è vero. Ma se quella è la persona che vuoi davvero, perché giocare?

Le racconti tutto, le dai tutto, ti sintonizzi con lei e senza rendertene conto rinunci a te stessa, alla tua vita, ti adegui. Prepari la tua vita perché lei possa starci, perché possa condividerla.

In fondo, pensi, perché dovrebbe passare il 70% del suo tempo, sia via etere che di persona con me? Se non gli importasse, perché?

Eppure me ne ha fatte tante, tante venute alla luce e discusse, tante intuite ma non discusse per non litigare, tante che forse nemmeno ho intuito.

Ma mi fidavo. Ma lo amavo. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui.
E ho sbagliato.

Il 25 novembre sono scesa dalla macchina, ci siamo salutati, 2 minuti dopo come sempre mi ha chiamata e siamo stati al telefono finché non è arrivato a casa. Ripercorrendo la serata, ridendo, cercando di stare vicini ancora un po'.

Invece lui aveva già deciso.
E io non l'ho più visto.

Era il mio amore, il mio amante e il mio migliore amico.
Ho perso tutto in un colpo.

In pochi giorni è completamente cambiato, in pochi giorni dall'altra parte del telefono è arrivato un estraneo che non ha risparmiato nessuna parola atta a ferirmi come un animale destinato a morire sotto gli spari di un cacciatore.

'Sei come un pugile suonato, vai sempre al tappeto e poi ti rialzi'
Ha voluto picchiare tanto, forte, a morte. Per essere sicuro che non mi rialzassi più.

Ha voluto sterminare tutto quello che faceva di me l'essere umano che ero, un essere umano che non aveva fatto che amarlo, ascoltarlo, appoggiarlo, sopportare i suoi quotidiani, lunatici malumori.
Malumori che poi ho capito venivano da tutto il marcio che c'era nella sua vita.

Un crescendo di delirio, di assurdità, di accuse di essere una folle perché volevo spiegazioni.
Il mese di dicembre più brutto di tutta la mia vita, al pari solo dell'agosto dello stesso anno, altro mese ricco di rivelazioni, che hanno lasciato un segno indelebile, in spirito e fisico.

Il crescendo ha raggiunto il culmine il 30 dicembre, dopo involantarie e scioccanti rivelazioni del padre del soggetto in questione. Ho cercato di parlare con lui per capire, per capire quale mostro ci fosse dietro i tratti che amavo.

Ho ottenuto solo un sms: Ora è tutto finito.

Pensavo fosse il momento, che poi ci saremmo potuti chiarire, chiarire quel giorno e capire cosa fosse successo dal 26 novembre fino a quel momento.

Invece non l'ho mai più sentito. Per qualche giorno l'ho cercato, non ha risposto a un solo messaggio, non ha richiamato una sola volta. Non ha più cercato di sapere cosa aveva provocato il contraccolpo di questo suo comportamento sulla persona che da anni era li per lui. Avrei potuto anche uccidermi, non gliene sarebbe importato.

Ovviamente conosce il suo pollo, sapeva che non avrei mai preso la macchina per andarlo a prendere a a schiaffi, anche se sta a 20 minuti da qui. Sapeva che non avrei fatto scenate, sapeva che non gli avrei complicato la vita.

Che cogliona eh?

E ancora, a momenti, mi chiedo: come ha fatto? Come ha potuto devastarmi sotto ogni punto di vista, sapendo che avrebbe lasciato a terra una persona che non sarebbe riuscita a riprendere la vita né da dove l'aveva lasciata né con lo stesso approccio.

Si possono lasciare le persone, è un diritto di tutti, ma come è importante. Questo non è lasciare, è ammazzare. E' prendersi sulla coscienza la vita di un'altra persona.

Co... cos... cienza??? Ok ok. Sempre cogliona io.

martedì 4 maggio 2010

fai la Cosa Giusta

Facendo la Cosa Giusta, anche se non è sempre facile, anche se costa spesso sacrifici, si dovrebbe - in contropartita -, perlomeno, acquisire serenità, pace interiore, coscienza sedata ed euforica da assunzione di ipnotico, sconfinata fiducia in se stessi.

La  S E R A addormentarsi come popini innocenti, sognare prati in fiore, oppure piacevoli avvinghiamenti con un prestante rappresentante del sesso opposto - o anche non opposto, insomma qs la lascio al gusto xsonale - anche se il rotolamento è meno da popini innocenti, ma soddisfatti si.

La M A T T I N A saltare giù dal letto tutti ristorati, garuli come un fagiano ripieno, energici come un coguaro fatto di redbull.

Testa alta, sguardo limpido e fiero.
Tanta 'bendisposizione' nei confronti degli altri e del mondo animale, vegetale, minerale.

ABBIAMO FATTO LA COSA GIUSTA
NO??!

Il K A R M A benevolo, zuccheroso e avvolgente come una MOU, farà si che tante tante tante cose belle ci accadano giulive.

(...)

Il M I O karma, a onor del vero, impersona di più la D o l c e_E u c h e s s i n a: inganno fuggevole di caramellosità e successiva stasi (molto meno fuggevole) sul TronoDiCeramica.

La s e r a _mi giro e mi rigiro come una porchetta allo spiedo, sogno cose psichedeliche, piacevoli come una scudisciata di medusa.

La m a t t i n a_arranco giù dal letto, inciampo qua e là come una gallina messa a far brodo in compagnia esclusiva di cipolle bianche.

La t e s t a_mica riesco a tenerla alta, la mia cervicale è più ostinata e cocciuta di me. Lo s g u a r d o_è zavorrato come l'ultimo esemplare di sherpa disponibile su tutta la piazza dell'Himalaya (parliamo di un solo sfigato x 2400 km circa di lunghezza, vedi un po')

Inoltre sono mediamente malmostosa come una zecca che tenta di succhiare il sangue da una rapa (avete presente il detto come succhiare il sangue da una rapa? Modo di dire che identifica l'assoluta impossibilità di raggiungere un obiettivo, calcolare quindi quanto è malleabile la suddetta zecca)

(...)

Quindi MI SORGE UN DUBBIO / fatica si, sacrifici pure, l'energia del coguaro fatto di redbull no, il fagiano garulo nemmeno.. dormire non se ne parla, umore di merda... / sarà mica una vita che faccio cazzate travestite da Cosa Giusta???!!!


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