(k)nulla / 02

Knulla al parente.

Ma non al parente serpente.

Knulla al parente ignorante.

Tu, o parente ignorante, che in quanto separata

mi immagini come un panda.

In via d'estinzione.

E che quando capito dalle tue parti

faresti carte false.

Daresti le tue nipotine in opzione temporanea

a una fabbrica di bulloni.

Pur di vedermi, studiarmi, 

osservarmi.

Andare a casa e raccontare.

Ma a chi poi?

E cosa?

Boh.

Ma, 

prima che le mie maledizion ti inchiodino 

sul trono di ceramica per le prossime 6 settimane, 

sappi, o parente ignorante, 

che non appartengo a una specie in via d'estinzione, 

anzi

i separati ormai sono come i piccioni.

Li trovi un po' ovunque ormai.

E, come i comuni pennuti, 

a tradimento potrei evacuare sulla tua testa.

Quindi, 

è inutile che, 

la mattina della mia partenza, 

chiami con l'affanno mia madre, 

dicendo che hai impastato tutta notte, 

e che il pane sta finendo di lievitare, 

e che appena è cotto verresti volentieri a portarcelo.

Knulla a te parente ignorante:

1. perché ci penso da sola a farmi di carboidrati,

e non ho bisogno che nessuno incentivi la mia coscia all'allargamento.

Tranne me medesima.

2. perché insulti la mia intelligenza, e chi cazzo te l'ha chiesto il pane poi?

3. perché io, fossi in te, andrei a vedere mia figlia, per cercare infine di capire 

il miracolo per cui, qualcuno se l'è sposata.

4. perché durante una misera manciata di giorni di relax, 

mi costringi a fare la gimcana, 

come quando 

su montani sentieri, 

evito le merde delle mucche.

Knulla a te.

E spero tanto che quel pane, 

fosse una baguette!

Te la lascio, o parente ignorante, 

fanne buon uso.


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