mercoledì 30 giugno 2010

Fiori d'acciaio (1989) - POSTi in fondo alla sala

 Sono arrivata tardi, per cui mi restano i POSTi in fondo alla sala!

Arrivo con il colpo di coda di una marmotta, anzi no, di un castoro. Bella piatta e a paletta, sintomatico di quanto me l'abbiano sfruculiata in questi giorni. Ma arrivo!

Questo film non lo vedo da tanto, troppo tempo e quindi non sono in grado di destrutturare le scene e prendere per il culo i fotogrammi... ma anche potendolo fare, non ci sarebbe niente a cui attaccarsi per esercitare della facile ironia.

Fiori d'acciaio del 1989, film con una grande potenza emozionale.

Pronti? Buio in sala? (ritengo di non fare spoiler zompando alla fine del film... vista l'età!, però considerate che è la fine del film, benché la trama sia facilmente evincibile e il plus è dato dal cast straordinario e dalla loro interpretazione)

Cominciamo da qui, dalla fine, vi consiglio di zompare al 5 minuto


Non è il solo punto del film in cui rischi di soffocarti dalle risate mentre contestualmente gli occhi annegano nelle lacrime (e per compresenza di emozioni opposte!), ed è grazie a queste donne, vere donne che sanno fare squadra, che sanno sorreggersi l'una con l'altra, ma che volendo sorreggerebbero il mondo, armate di forza d'animo e ironia.

Il cast è adamantino, sia per come brilla sia per l'inalienabile e incorruttibile forza di carattere.
Non mi era mai venuto in mente di associare inalienabile a forza di carattere, ma credo renda bene l'idea, suppongo che una persona sia davvero forte, quando niente e nessuno può sottrarle questa consapevolezza. Quindi inalienabile ci sta tutto.

Senza tema di smentita mi sento di dire che la più loffia è Julia Roberts che in questo film pare proprio una cicognona sbalestrata, mettiamola in questo modo, lei è il Botolo della situazione, ha anche un nome del put Shelby / Scialba, ma bon.

Olympia Dukakis / Claire e Shirley MacLaine / Ousier sono inarrivabili io, beh io mi prostro ai loro piedi, la chimica è talmente perfetta tra le due, raggiungono livelli tali che beh, diciamolo fanno le scarpe al 3D di Avatar, perché loro si che bucano lo schermo, e senza squassarti il setto nasale con i cropposissimi occhialini!
Vedere per credere (non l'ho trovata in italiano!! Sorry sorry)





Sally Field / M'Lynn è il collante perfetto di ogni fotogramma, situazione, sentimento espresso.
Daryl Hannah / Annelle... questa è un'ottima occasione per gustarvi la versione Water Closet della stangona bionda che si è spupazzata John John, e non dico altro.
Dolly Parton / Truvy per la fare la shampista sexy tettona ci è nata, e non dico altro.
Questo film è assolutamente da vedere.

E voglio corroborare la mia tesi, breve carrellata di frasi celebri di Shirley MacLaine / Ousier
Io non sono matta. Ho solo un umore schifoso da quarant'anni (sono io, sono io!!!!!)
OH! un vero gentiluomo! Scommetto che toglie i piatti dal lavandino, prima di pisciarci dentro!
(riferito al marito si Sally Field)
prendi la tua bibbia e ficcatela nel primo buco che trovi (alla nostra spupazzona di John John)

Beh... buona visione.. e spero tornerete a dirmi se il film vi è piaciuto, e anche se già vi piace!

eh? Uomini? Ah, si ce ne sono... ma non risultano essere funzionali! :)

Questo film partecipa a BUIO in SALA, mercoledì cinematografico di Nati per Delinquere (grazie per l'ospitalità!!!!)

martedì 29 giugno 2010

La terza età.

Ti chiedi quando arriverà, la terza età.
Te lo chiedi si, hai sto dubbio, quando arriva? Come la accolgo, mi manderà un avviso prima di sbarcare?

Forse preferirei mi mandasse un avviso di giacenza, sai magari passano per consegnartela, non ti trovano, ti lasciano il tagliandino per il ritiro e tu l'abbandoni là, in un magazzino pieno di altri 'pacchi' (da leggersi secondo tutte le accezioni semantiche possibili).

Pensi, magari mi va liscia, la mollo insieme a tutto quello che altra gente non vuole o non ha interesse a ritirare. Potrò decidere cosa portarmi in casa no? Ecco, la terza età non la vorrei, la lascerei a far flanella tra gli scaffali ripieni di oblio e di polvere. Non mi serve, non la voglio.

Desidero pensare che avrò sempre tempo, tanto tempo.
Tempo per vivere, tempo per ri-vivere il tempo che non ho voluto vivere. 
Voglio che i miei secondi, minuti, ore si dilatino à jamais, pour toujours.

Ma si, non credo che sarò in casa quando passerà, sarà magari una di quelle rare volte in cui ho deciso di mettere il tartufo fuori dalla porta, o potrebbero passare in orari d'ufficio!
 Per quanto credo rappresenti una consegna talmente particolare, da non essere effettuata negli orari d'ufficio.
E' probabile che te la scarichino addosso di notte, portata dal quel fievole afflato di vento che entra dalla finestra socchiusa.... oh, com'è piacevole! e TRAC t'han rifilato la sola.
Io blindo le finestre e mi metto pure la papalina in testa, la tuta da palombaro se necessario.
Chissene, suderò come un maiale col Moncler, ma vuoi mettere i vantaggi:

  1. mi detossino;
  2. dimagrisco;
  3. mi proteggo dalla consegna della terza età;
  4. avrò le occhiaia di un panda la mattina... ma non ci sarebbe differenza con il presente (ah, ops e non è un vantaggio... magari mi risparmia di farmi gli smokey eyes)
Magari arriva mentre sei dentro da Sephora a pavoneggiarti come un lavarello negli specchi, dopo esserti vaporizzata di EauTuttiFruttiColoriSapori (insomma il famoso profumare come una zoccola), e ti stai provando diversi e innovativi maquilage. Ti miri e ti rimiri e vedi che un pezzo di guancia non si oppone più alla forza di gravità... bella figura di merda sarebbe scomporsi a due scaffali dal liftante più aggressivo della Chanel...a Cocò chi glielo dice? Io no. Quindi da Sephora non me la faccio consegnare la terza età.

E manco in palestra, mentre sgamello sulla wave, storcendo il collo per considerare quanto il mio culo si sia alzato (aspetto a momenti che mi batta la mano, ops chiappa, sulla spalla!), no, nemmeno li. Non ci resto bloccata come la mummia di Cleopatra tra uno step e l'altro.

Poi ti distrai, ti distrai un nanosecondo e sei sul pianerottolo che smisti la pattuma, perché sei eccccologgica. Plastica di qua, carta di la. Ammazza quanta carta, proprio tanta, e beh eran tante riviste accumulate, aspetta che mi sfugge l'imballo esterno delle uova, Gatto levati di mezzo che tanto le scale non le puoi scendere, rauss dentro in casa. Dai fammi raccattare sta cosa.

Leggiadra ti chini e... CRAC resti a guardare il Gatto negli occhi. Lui pensa già a un romantico tete à tete con crocchetta inclusa, tu invece ti rendi conto che sei immobilizzata in una posizione in cui potresti baciare solo lui e conversare con le formiche e che l'ascensore proprio non risale....

E' arrivata la terza età, che già è una bella merda, e mi ha colta anche con le mani nella spazzattura... nei miei propri scarti... E io che volevo affrontarla ripiena di dignità come una bomba alla crema.

Niet. Sarà per la prossima volta.

lunedì 28 giugno 2010

Editech 2010 - Inizia un sogno o finisce la magia?

Margie lo scrisse perfino nel suo diario, quella sera. Sulla pagina che portava la
data 17 maggio 2157, scrisse: "Oggi Tommy ha trovato un vero libro!"
Era un libro antichissimo. Il nonno di Margie aveva detto una volta che, quand'era
bambino lui, suo nonno gli aveva detto che c'era stata un'epoca in cui tutte le storie e i racconti erano stampati su carta. Si voltavano le pagine, che erano gialle e fruscianti, ed era buffissimo leggere parole che se ne stavano ferme invece di muoversi, com'era previsto che facessero: su uno schermo, è logico. E poi, quando si tornava alla pagina precedente, sopra c'erano le stesse parole che loro avevano già letto la prima volta - Mamma mia, che spreco - disse Tommy. - Quando uno è arrivato in fondo al libro, che cosa fa? Lo butta via, immagino. Il nostro schermo televisivo deve avere avuto un milione di libri, sopra, ed è ancora buono per chissà quanti altri. Chi si sognerebbe di buttarlo via?
(Chissà come si divertivano!, Isaac Asimov, 1951)



Venerdì 25 giugno / Editech 2010



Dio che sonno, non posso proprio arrivare in ritardo stamattina, 'ti registrano' quando entri, e se non mi registrano giusta, io che già sono spanata di mio... finisce che resto fuori in strada, antesignana dei nuovi randagi che l'estate 2010 ci regalerà.

Mi fa malissimo un occhio, non vedo una pippa, la strada non la conosco e devo tenere sotto controllo anche il navigatore, oltre alle folle di automobilisti inferociti come me. Dio che caldo. Dio che male, Dio che freddo, Dio che palle. (rispondere se non altro per farmi stare zitta???!! No eh? Ti puzza?)_ Vabbè almeno mi fa arrivare intonsa e intatta a destinazione.

Mi registro, dammi 'sto badge con i miei bei nome e cognome in bella vista e...ma, ahia... brucia, prude... che è? Ecco, sono allergica al cordino del badge. Anzi INTOLLERANTE probabilmente!
Speta che ritiro anche il traduttore simultaneo (120 x 240 partecipanti), che l'argomento già presenta sfaccettature a me sconosciute, se sto anche li a cercar di capire la finess che fa la difference finisce che torno a Casa Madre sostenendo di aver seguito un convegno per la più proficua proliferazione dei carciofi nani a spina biforcuta a uncino, un figurone!

Wow, mi piace quello che vedo, meno male va, asp che scinno a basso e conquisto la cuffietta che mi farà marinare l'orecchia tutto il giorno, ma mi regalerà tante tante info necessarie.

Mi approccio a questo convegno curiosa e prevenuta, per me il libro 'vero' non ha competitor e l'avvento degli e-book, degli e-reader, delle piattaforme, dello scarrrrrrico, carrrrico, mi lascia un alone di tristezza intorno, come se stessimo preparandoci a un nuovo crimine verso l'umanità.

Come se stessimo stendendo le basi per togliere ancora di più il calore umano dalle nostre vite, già con i contatti e le amicizie virtuali abbiamo fatto tanta bella strada in questa direzione... però il libro..., il libro no, dai, deve restare. Si resterà!

Poi però mi viene pure un santo pensiero verso la deforestazione e mi dico che potrebbe essere un modo per salvare alberi, foreste, buchi, ozoni. Tutelare l'ambiente e riparare parte dei danni già fatti per godere di un mondo più sano e lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi un pianeta che non sia un colobrodo.

'Azz... dilemma amletico. Punto a favore del gelido e-book. Mi salva la sequoia secolare... Porcaciacc...

Dammi 'sta cuffia va!
 Ovvio no? 17
Come ti sbagli? Non ti sbagli. Perché l'orecchio, dovrebbe in potenza avere meno sfiga della portatrice??

Non guardare le briochine sai! Caffè, nero. A litri se vuoi, ma metti giù la mano bramosa dalla briochina lussuriosa, sta maledetta che pare incipriata (zucchero a velo) e rossettata pure (confettura brillante di fragola). Giù la mano!!!!



Brava bambina (la puoi prendere al coffee break delle 11 no? non rompere!), entra, siediti tira fuori il blocco, la pennuzza e preparati a farti venire la tendinite, che tanto tutto ti sembrerà follemente interessante e misterioso, scriverai come un amanuense de Il nome della Rosa e lunedì probabilmente tutte le relazioni saranno disponibili sul sito del convegno. Ma tanto, che faresti altrimenti tutto il tempo???


Fotografarmi i piedi?


Piglia appunti, che è meglio

Ascolto, ascolto ininterrottamente per 8 ore complessive (si si qualche break si), e la tristezza che già avevo previsto mi venisse, arriva in pompa magna e si arrampica sulle mie spalle come una bieca carogna affetta da flatulenza.

Il libro sembra destinato a sparire perché l'ansia, insana ansia, da prestazione e da desiderio fagocitante ha invaso tutto, anche i campi del relax.
Gli e-book e gli e-reader avranno vita semplice e strada spianata perché il lettore vuole tutto, subito, in qualsiasi momento. Piace l'accessibilità, la facilità di scarrrico, la leggibilità in ogni contesto, l'accesso istantaneo.

Il libro cede il passo al contenuto. Il contenuto cede il passo al software. Non ci credete? Davvero? Davvero non riuscite a realizzare quanto la sete malata di essere sempre e comunque connessi dia linfa vitale ai markettari e agli sviluppatori? La volete vedere la rete di trame che collegano dispositivi a dispositivi e piattaforme a device e a provider (e io che vorrei solo la rete del materasso che mi collegasse a una persona dell'altro sesso /che sappia il fatto suo ovviamente/). Guardate qui:


Ci sono case editrici che non investono più in contenuti. Investono in software. Ci sono autori che si siedono al tavolo con gli editor per capire 'cosa chiede il pubblico?'. AUTORI.DI.LIBRI, anzi ex-autori ormai. Perché la questione non è più trasmettere, la questione è vendere.

Il lettore non è più lettore, è consumatore. Perché il fulcro non è più la lettura, ma l'esperienza sensoriale quindi il consumatore è fatto oggetto di uno studio antropologico, per potergli confezionare proprio proprio il giocattolino che gli dia più soddisfazione (un e-book che all'apertura ti gratifichi con un Mannaggia quanto sei ben dotato!!!, no eh? secondo me venderebbe).

ATTENZIONE
Non è tutto brutto e cattivo, assolutamente no. Davvero. I prezzi potranno scendere, come dicevo molta carta potrà essere risparmiata. Si potrà condividere, commentare. Scegliere esattamente il contenuto che si vuole, risparmiando tempo e spazio. La conoscenza viaggerà veloce. C'è molto, moltissimo di buono in tutto ciò.
E io sono sinceramente incuriosita e stimolata, e ansiosa di capire cosa potrei realizzare con questi mezzi.

Ma quello che mi sconsola, si, sconsola, è l'uscita della poesia dalla nostra vita. L'annullamento dei ritmi naturali e il negare che l'essere umano, a volte, ha bisogno di isolarsi, di restare solo con se stesso, i suoi pensieri, un bicchiere di vino e un libro. Anche in una zona in cui il wii fii non prende. Senza per questo farsi venire un attacco d'ansia. Vorrei che l'uomo restasse uomo, ma conoscendo la razza, andrà giù da questa discesa più veloce della luce. Perché noi non siamo capaci di controllarci e di mediare con le nostre reali esigenze. Millenni di storia lo dimostrano. Se abbiamo avuto tanto, vogliamo di più. E tutto invecchia troppo in fretta.

Tra le pagine di un libro vero, il tempo si sospende. Smette di scorrere e tu puoi smettere di correre. 
E ricominciare a sentire. Ma così... quanti spazi ci resteranno in cui potremmo mettere la frenesia in pausa? 
Molto pochi ho paura. Tanta paura.



SED vorrei concludere in bellezza con delle classifiche più che necessarie:
PREMIO UTILITY: la tazza autoigienizzante


















PREMIO MIRANDA / IL DIAVOLO VESTE PRADA:  

Amministratore Delegato Edizioni Piemme Spa (gruppo Mondadori)/(donna stupenda di straordinaria competenza)



PREMIO BEL FIULET CON CERVELLO: 

Strategic Partner Development Manager Google Books Italia



mercoledì 23 giugno 2010

'The Julie / Julia Project' ovvero ASSASSSINAAAAA di ARAGOOSTEEE_2009

Sono sincera, per fortuna il film si apre con Meryl Streep / Julia Child e quindi la pellicola mi risucchia perché / sono davvero tanto sorry /  la rossiccia con gli occhi a palla blu e la faccia da cocker distrutto mi acutizza le intolleranze del derma al momento in corso

Sed etiam Julie Powell / Amy Adams è co-protagonista... le tocca,  la trama lo prevede e io non le posso sparare (peccato), diciamo che dopo una decina di minuti delle sue lagne e lamentele, impari a sopportarla, in primis perché suo marito Eric è una versione sufficientemente sexi dell'orso Yoghi e poi perché sei troppo presa dallo sbignare nelle pentole per carpire qualche segreto (che in realtà sarebbe di Julia).

Adesso metto sempre l'accappatoio spaziale alla mia bistecca prima di ripassarla in padella, in modo che la carne venga bella dorata! Confesso che il risultato non è sempre ottimale, ma in compenso ora ho 3 accappatoi, il mio, quello lasciato dall'Srl e quello della Bistecca. La carne viene così così, ma la Dixan e lo smacchiatore Leva.la.Sugna mi adorano.

365 giorni / 524 ricette, questa la sfida che Botolo si appresta ad affrontare.
Al secondo giorno speri che il burro ci pensi lui a farla fuori, e invece niente. Immarcescibile.
Nemmeno le sue amiche del rito della niçoise la bonificano, seppur appartenenti alla categoria del chiwuawua ululante e incazzoso steso al sole.
Esaurimento nervoso da inadeguatezza alla sfida? No, la fa solo traballare.
Obesità fulminante da grassi saturi, insaturi, polinsaturi? Macché, a un certo punto dice si 'Sono ingrassata', ho guardato bene, perché son carogna e ci ho sperato anche se è solo un film, e purtroppo le erano ingrassate semplicemente le borse sotto agli occhi. Da cocker.
Speri che almenoYoghi che l'abbandona per 5 minuti (essai che separazione) l'abbatta. Niet.

Credo che siano le arterie ormai indurite dal burro che la tengono in piedi a esser proprio sincera.
Assassina di Aragoste!


Meryl, invece giganteggia in tutti sensi, dal recitativo al fisico.
[Io non so se a tutti gli altri hanno scavato dei canali per terra per farla sembrare altissima come pare facessero con gli attori che recitavano con Paul Newman, perché il nostro caro occhi blu era alto come due aspirine... affiancate]
Eppure totalmente fuori misura, sgraziata nei movimenti, con una voce stridula da far paura (BONGIUR!!!! BON APPETIT!!), con il tavolo su cui affetta le cipolle che le arriva a malapena al ginocchio (e come non le venga per lo meno una sciatica non si comprende), sposata a Paul che quando ancheggia sul letto tutto fatto su in una vestaglia di seta mi conturba come una lontra con l'alopecia, anche se appoggia il bicchiere del martini e il posacenere sulla testa delle altre due Gourmandes, JULIA è ADORABILE.
Piena di vita, energia, carattere e polso (Botolo non avrebbe montato le uova a neve come ha fatto le con il frustino, le sarebbe venuta la tendinite e ci avrebbe smaronati per altri 3 film). Una vera forza della natura, un'interpretazione infallibile.

Solo la sorella di Julia (Jane Lynch / Dorothy) è più alta di lei. Del resto facendo normalmente l'allenatrice bastarda dei Cheerios in Glee non poteva soccombere in slancio verticale.

Bellissima la frase delle due sorelle che pronte per una festa, guardandosi allo specchio dicono:
'Niente male, ma niente di che', l'abbraccio e lo sguardo che seguono trasmettono grandissima tenerezza.

Le mie due frasi  preferite però sono
  1. assassinaaaaaaa di araaaaaagoooosteeee (nella versione psico di Eric/Yoghi, marito di Botolo)
  2. questi maledetti scottano come un cazzo dritto (Julia vs Canneloni)
Le atmosfere dei mercati francesi sono impagabili, ucciderei per un'ostrica con pane nero e burro salato.... accidenti.

Concluderei con una piccola curiosità, la prima locandina del film era questa, che ci avrebbe privati della Meryl cum perla, ma ci avrebbe risparmiato Botolo cum perla



poi ci hanno ripensato e hanno voluto mettere il dito nella piaga... (e morditelo forte quel dito cockerino bello!), mettendo a paragone la forza vitale dei lineamenti delle due protagoniste


La magra soddisfazione? Che alla fine del film, Julia non vuole conoscere Julie... ahahahahahahahahahaah
Evviva! Vedi mo' che la pensiamo allo stesso modo.


Questo film partecipa a BUIO in SALA, mercoledì cinematografico di Nati per Delinquere (grazie per l'ospitalità!!!!)

martedì 22 giugno 2010

POSTscritto_dell'utilità di sbattere le ciglia

_Nuova_REGOLA N° 1_del Navigare a Vista.


Fare assolutamente amicizia con il barista sotto casa che, nell'ordine:
  1. ti sorride da slogatura di mascella
  2. ti presenta in 5 minuti più persone di quante tu ne abbia conosciute nell'ultimo anno
  3. ti offre le Bollicine con cui ti re-idrati dopo una giornata dalla consistenza liquida
  4. ti omaggia la colazione del giorno dopo (bullet point illustrato)


domenica 20 giugno 2010

è virale. Mutismo e rassegnazione

2 femmine

Stesso ceppo di DNA
(per parte materna)
Grado di paretela: primo
(zia > nipote)
Generazioni diverse
(35 anni di differenza circa)
Interno giorno
(metà pomerIggio, sole, vento solleticatore, cellule del derma super recettive, almeno in quella con 35 anni in meno sul conto in banca e soprassediamo su quante decinaia di migliaia di euro)
Bolle di Sapone
(supermercato specializzato in prodotti home care e personal care)

Conversazione

[ndB: mi trovate Zia > in corsivo Times (omaggio a classe e posizione cronologica raggiunta); Nipotina > nel carattere predefinito dal sistema /VERDANA/, (che già mi stanco sufficientemente da sola vivendo, manca solo che mi infioretti la prosa trascritta)]

Chiave di lettura decriptante: DINO DE GLI ANTENATI

Baababababbabbababbbaàààabbbabbbaàààà
bababbababababbaababababbabaabababbaabbàààà

babbbabbababababbabaabbbababaababbabbbbbbbbbbbbbaaaaa
aa
aaaaa
bbabbaaab

Bababababaaababbbbaaaa
Chicca, prendine tre, quattro di deodoranti, fai un po' di scorta
Quello per i vestiti neri, quello che ti arieggia anche l'ugola....

Babbbababaababbaba
Ok Zia, prendo quello che di sponda mi fa alito, ascella, pianta del piede
Che poi mi arriva la stagione calda non vorrei insolentire narici sconosciute.

Bababababaaababbbbaaaa

Lo spazzolino, mi raccomando scegli la setola, la durezza, l'impugnatura, l'ergonomia

Bababababaaababbbbaaaa
Ok Zia, vedi un po' se ne vedi uno che mi viene a pescare quando sono collassata a letto, mi lucida il molare e mi rimbocca la coperta; e la mattina mi pareggia le pantofole, accende il caffè e mi brillanta l'incisivo.
Il canino fa tutto da solo quando si asperge nel sangue degli Innocenti (ahahahaha non ne son rimasti)


Bababababaaababbbbaaaa
Kiki, vedi un po' come vuoi il detersivo per i piatti?
Lines seta?
Colgate?

Gled?
Kiki, i guanti per le pulizie?

Bababababaaababbbbaaaa

Zia, il detersivo lo vorrei che li scrosti lui i piatti, si può fare?
No Zia, TAMPAX, diamoci una botta di vita!!!!
Marvis Marvis, che il pack di design vintage mi truffa col sorriso
Oust Zia, ci sono odori, che voi umani per bene non dovreste conoscere e in questo io mi impegno
....
Guanti?

G U A N T I ? ? ?

Momento di perplesità, mi gratto la faccia... ma checcazz??!!!
Sullo zigomo sento una porzione di pelle che per consistenza, turgore (se!) e morbidezza non assomiglia manco per niente al resto dell'epidermide facciale (da culo)

Bababababaaababbbbaaaa

Zia, guarda un po' cos'è sta porzione di carta vetra che mi escresce in faccia???

Bababababaaababbbbaaaa

Stellina, hai una chiazza rossa e.... si ti stai un po' spelando

Bababababaaababbbbaaaa

aahahahahaahahahahah ecccolllloo ooooolllolololloolll IL CROLLO SENILE!!!

Bababababaaababbbbaaaa

Ma no Kiki, ti ha punto qualcosa, andiamo da Merlo (NDB Farmacista/Stregone di fiducia)



Merlo / Farmacista
[Giovane Farmacista lettering come Zia
Io sempre Verdana]

Mmmm
beh, mmm capito, sole... si. E poi... dica la verità, ha cambiato da poco il detergente per il viso???

Ehm beh, si, in effetti ho cambiato detergente, ma sole non  ne ho preso.

Lo sapevo.
Per lei è sufficiente il sole che prende facendo le solite cose, ora che è più caldo.
Cambiamo detergente.
Però questa pelle, quando esce di casa, LEI.ME.LA.DEVE.SCHERMARE assolutamente

Schermare? Addirittura? In città? tutti i giorni.
Vero che è sempre stata sensibile, però..

Macché sensibile cara.
La sua per non è solo sensibile
La sua pelle è INTOLLERANTE

C R I S T O, PURE.LEI. E' ufficiale.
E' virale. Sono senza speranza
 

venerdì 18 giugno 2010

Almo Nature, dichiarati incapaci di intendere e di volere

Tanto per ricordare la questione potete leggere Q u i & Q u i.

Ok, stupefatti? Attoniti al dente?  Spero di si.
Attoniti al dente si, ma pronti per essere saltati in padella  N O.

Guardiamo insieme la padella pronta ove vorrebbero saltarci? > leggete  Q U I

Avanti con brio, commentando

La campagna di comunicazione dovrebbe promuovere i valori culturali del marchio. Dovrebbe essere l'immagine dello spirito, dell’intelligenza e del coraggio dell’azienda.


i valori sono senz'altro stati messi a nudo. L'intelligenza e il coraggio dell'azienda devono essere rimasti sepolti sotto qualcosa di imprevedibile... ah si, la nostra perplessità.
e comunque il coraggio di cui parlate, viene più comunemente definito 'faccia di tolla'
un minuto di raccoglimento per favore.

 
L’immagine di un’azienda è come una rappresentazione teatrale, culturale: il pubblico emozionato, incuriosito, sorpreso dalla qualità e dall’originalità dell'azienda, dovrebbe sentirsi arricchito e stimolato dall' immagine, che simpaticamente, rimane impressa nella memoria.

il pubblico, al massimo, potrebbe risultare schiantato. Contro un palo, perché mentre guida intuisce che la zinna nuda rappresenta Tonno&Manzo, beneamata cibaria dell'aMicio domestico. Di teatrale e culturale poi, non vedo traccia. Con la scatoletta iniziate a dare in omaggio mignon di vodka, che poi ne riparliamo. Arricchito? De che?, se esborso per l'acquisto (che prima pensavo che il costo dell'oncia di tonno dell'Atlantico fosse correlata alla pregevolezza della materia prima. Ora so che serve a pagare il fumo scadente dell'Oliviero) al massimo sono impoverito. Stimolato? Ma cari i miei aLmore, Rocco con LA.PATATINA.TIRA. stimola moooooolto di più, eddai. Anche per essere beceri ci vuole stile. Simpaticamente???? Ok, conCESSO, siete simpaticamente paraculi.




Dietro questa campagna c’è un’idea e in quanto tale non ha nome. E’ emozione, è sensazione e desiderio: è filosofia. La filosofia di un’azienda che crede nella forza delle idee e dell’interpretazione personale.
uauauauuauauauauauauauauauauauu. Non ho altro da dire. Il nome ce l'ha: MARKETTA. Emozione, sensazione, filosofia. Ve li lascio mandare a ranare in autonomia (è scattata la rima). Credo in voi e nelle vostre reazioni. Interpretazione personale. Quando ci diranno cosa si è fumato il Toscanone nazionale, capiremo l'interpretazione personale DI CHI dovremmo tradurre.
Il doppio senso è palese: il primo impatto è con lo spettacolo, la nudità attraverso la quale uomini e donne trovano spazio per un confronto; l’argomento di dialoghi e polemiche da tempo sopiti.



Ma dopo la sensazione amara dello shock, arriva il retrogusto morbido della consapevolezza del messaggio, guardare il mondo dal loro punto di vista, e sentir crescere il sentimento di aLmore. Forse non basta spogliarsi di tutti i preconcetti e le inibizioni, forse non basta mettere una maschera per avvicinarsi al loro aspetto e forse non basta il coraggio della spregiudicatezza, per capirli fino in fondo. Forse non basta, ma aiuta.

ho una sola parola: L_S_D, a manetta proprio
 
L’idea che Almo Nature voleva esprimere è quella che pulsa nel cuore della sua filosofia. Voleva comunicare con forza, ad ogni persona singolarmente, facendosi conoscere in modo esplicito.

e sul OGNI.PERSONA.SINGOLARMENTE, se tanto mi dà tanto, scattano le lingue in bocca, io vi ho avvisati
Il risultato dell’interpretazione di Toscani di questa richiesta, è stata una campagna forte con un duplice scopo: creare una rottura per distinguersi dalla comunicazione degli alimenti per animali troppo piatta per rappresentare l’azienda a pieno. Siano benvenute le polemiche e le critiche per risvegliare un mondo anestetizzato e solleticare la creatività dell’individuo nell’interpretazione del messaggio.

dalla 'comunicazione degli alimenti per animali troppo piatta per rappresentare l’azienda a pieno' sono scaturite colline e asperità di tette e culi. Evviva il movimeno della linea. Risvegliare... mondo anestetizzato, solleticare creatività. Io mi sono già espressa: PARACULI. e comunque non ho bisogno di essere scioccata a morte, mi suffice guardarmi allo specchio ogni mattina per ottenere lo stesso risultato, e la creatività me la solletica David / Assessore alla viabilità.
Ma lo scopo ultimo, è quello di presentare l’azienda senza veli, con il coraggio di chi crede in quello che fa: aLmore è una dichiarazione precisa della posizione dell’azienda, vicina agli animali che nutre e lontana dalle inibizioni della società moderna.
Senza veli. Ok, niente da aggiungere, il bunigolo della tizia al centro parla più lingue della Torre di Babele. Coraggio. Senza dubbio. Vicina agli animali che nutre. Se permetti aLmore, la bestia feroce che deambula nei pressi dei miei stinchi la nutro io. E il cibo lo pago. Se mi facevi beneficienza, forse abbozzavo sulle stronzate che dici, ma non essendo così.... e poi, inibizioni BUUUUU ok, ma la decenza è sempre sana.

Ancora una volta, vi invitiamo a unirvi al dialogo sulla nostra pagina fan su Facebook

eccomme no!
aLmore... grazie grazie per avermi dimostrato che i tuoi prodotti sfamano in modo equilibrato il mio migliore amico di pelo, ma che fumati fanno avere visioni che manco Jim Morrison dopo essersi pippato il calumet della pace di Toro Seduto. Grazie

e a Voi, vi hanno saltati in padella con questo Pulitzer dei comunicati?????

mercoledì 16 giugno 2010

armature

Mi manchi, e non lo meriti proprio.
Ho eretto muri spessi, pesanti.
A prova di qualsiasi bomba.
La mia anima ustionata non ho fatto in tempo a curarla,
le ho gettato addosso alla rinfusa panni bagnati di vodka
per spegnere il fuoco; è bruciata ancora più viva.

Quando ardevano solo i tizzoni ho infilato, veloce, un'armatura.
Che era lassù nella soffitta della mia mente
nel baule con i ricordi dei nonni, tra le cose importanti che mi hanno lasciato.

Tra le cose che parlano di una vita vera,
vita onesta, trascorsa a contatto con la terra,
scandita dallo scorrere delle stagioni.
Segnata da quello che Dio mandava in terra,
che qualsiasi cosa fosse, veniva accolta semplicemente.

Sia che portasse gioia, o che portasse dolore.
Guardata in faccia per quello che era,
e affrontata per quello che valeva.
a testa alta, occhi negli occhi.
Senza alcuna dietrologia, senza nessun rimpianto, senza dire mai 'perché a me'.
Con sudore, impegno e cuore aperto, colmo di fiducia.

Ed eccomi qua, indosso quell'armatura;
cucita su di me dai geni di quelle donne e quegli uomini,
la cui Parola aveva un solo significato, il corrispondente;
e un solo peso, quello della verità.
Uomini e donne che sapevano tacere
e conoscevano il valore prezioso del silenzio.

Perché un bel tacer non fu mai scritto
e quello che non viene detto non può nuocere
e forse anche io dovrei tacere.

Ed eccomi qua,
mentre le falle si aprono e chiudono sulla mia armatura
lasciando ancora esposti brandelli di anima;
mentre gli insegnamenti di vite precedenti la mia,
subiscono mutazioni nel mio cervello
e si adattano per affrontare questo virus sconosciuto
a cui ataviche esperienze non mi avevano preparata.
E il mio cuore non è più aperto, e non è pieno di fiducia.

Non sempre l'evoluzione della specie è cosa buona.
E mentre combatto,
chiudo le falle che ti lasciano passare,
provando a proteggere quell'anima che ancora arde

Labyrinth - Dove tutto è possibile / versione de 'noaltri

<« Con rischi indicibili e traversie innumerevoli io ho ritrovato la strada per questo castello oltre la città dei Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande. Tu non hai nessun potere su di me! »


(Sarah a Jareth)
Labyrinth - Dove tutto è possibile è un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson, con David Bowie che interpreta Jareth il re dei Goblin e Jennifer Connelly nel ruolo di Sarah.

Per essere stringatissimi, [la trama completa se volete QUI], per 102 minuti di film Sarah sgamella su e giù per un labirinto fantastico, dove tutto è possibile appunto, per raggiungere il castello di quello strafigo di David Bowie e riprendersi il fratellino, prima che i suoi genitori si accorgano che se l'è perso ad minchiam
(e nemmeno perso all'Esselunga, eh no signori miei, MondoParallelloLabirintoIncasinato pieno di esseri strani... mmm forse quelli anche all'Esselunga va.)
e le tolgano la paghetta dopo averla chiusa in casa per almeno 3 decenni, costringendola a imparare a lavorare al tombolo come unico passatempo, mentre un goblin stonato le canta Nessun Dorma (Mario Del Monaco version, ebbene si, a me Pavarotti non mi ha mai fidelizzata).

Figo eh?

beh... IO SONO LA SARAH DEI POVERI!!!

E ho anche il David Bowie dei Poveri, si si, come no, anzi dei pezzenti con gli stracci al culo proprio.
E anche il Labyrinth dei Poveri ho, chevvicredevate.
E ho molto più che 102 minuti per sgamellare intorno come un paguro ubriaco che vuole mollare la conghiglia per una lattina di birra.
Non ho un fratello da ritrovare... quello no.
Non rischio tombolo, clausura e goblin.
Ma la storia di perdere la paghetta si.

Perché si? Perché eh?!
Ma perché sto parlando della moderna produzione

Labyrinth - Pendolare avventura - Dove tutto è molto più che possibile!

Anno di produzione 2009/2010 con fantasmagorici sviluppi per lo meno fino al 2015.

Personaggi:

David / Assessore alla viabilità, un essere molto più crudele, e di sicuro molto più pirla del Re dei Goblin, che mangia pesante da mesi e fa colazione solo con cotiche intinte nella sugna, in modo da poter dare libero sfogo alle più incredibili perversioni viarie a scapito di quella mandria di disgraziati che, come Me /Sarah, devono attraversare il Labyrinth per andare al lavoro (mica a giocare o rotolarsi, che dici che la fatica vale la candela!) AL.LAVORO.MICA.LUNA.PARK

Me / Sarah, un essere molto stressato, che ad ogni avvisaglia di coda o di guard rail o rotonda spuntati all'improvviso nella notte (ma anche 5 minuti prima, può succedere) sente una nuova crepa (leggi ruga) aprirsi ai lati degli occhi, mentre l'Incredibile Hulk tenta di uscire da lei per uccidere l'adorabile vecchietta a cui avrebbero dovuto togliere la patente nel secolo scorso!

Ambientazione
Labyrinth verso il lavoro: un luogo multiforme, mai uguale a se stesso, dove non incontri goblin, ma incidenti a mazzi perché: dove una volta c'era un senso unico, ora c'è un divieto d'accesso; dove prima scorreva un senso di marcia a tre corsie, ora c'è un guado che puoi passare solo con un ponte sospeso; muri di cemento si ergono nel batter d'ali di un chiurlo artritico, voragini piene di scavatrici s'aprono nel tempo di una flatulenza di cimice. E tu, rincoglionito o dal sonno o dalle ore in ufficio fai sempre uscire il fumo dalle tue fide ruote che cercano con i denti di tenerti adeso all'asfalto.

La mattina ti svegli E NON SAI DOVE TI PORTERA' IL CUORE, ops il NAVIGATORE. [Si confesso, a volte le trasformazioni notturne sono state così mirabolanti che nessuno di noi sapeva dove ci avesse portato il moncone cieco di strada che ci avevano lasciato aperto, e giù tutti con il TomTom].

Forse dovrei prenderla propositivamente e pensare che David /Assessore vuole solo farmi fare brain training, anche quando chiude in un botto tutte le vie affluenti di un corso principale, lasciandomi ore in coda (che cazzo faccio David in coda per 6 ore??? il TOMBOLO???!!!, il tempo fugge e non si arresta un'ora, te l'hanno mica detto??), perché io eserciti il mio cervello a cercare alternative, mentre i neuroni appassiscono a causa dei gas di scarico...

Mah... proprio non riesco a mettere le lenti rosa. E dichiaro di fronte al popolo che vorrei David / Assessore al centro di una rotonda / tiroassegno.

Perché è assurdo mettere su un percorso di guerra / tipo Seal / gente che deve andare a lavorare per pagare le bollette. E non per lavori di ordinaria / straordinaria manutenzione stradale. NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO per ArchiLavoridiDesignStradario!!!
E va bene, miglioriamo la città, ok va bene. Ma facciamolo con il cervello, coi tempi giusti.
E non arrufati come un cane invaso dalla versione pulci del circo Orfei!

Un po' di rispetto!>


martedì 15 giugno 2010

POSTicipando / QUIZ LETTERARIO interattivo

il POST che vorrei POSTare non trova il suo POSTo nei POSTriboli della mia mente.

Per cui, ciò POSTo, per sentirmi apPOSTo, con la coscienza _ che apPOSTata come un guffetto_mi incalza che 'non è possibile POSTicipare oltre il POST...'

POSTo per POSTicipare, un'anticipazione sublimale e lo faccio apPOSTa.


Chi indovina? Chi da queste poche righe mette apPOSTo titolo e autore del tomo in questione e fornisce la soluzione?


Ha tutto a che fare con il nostro principe azzurro aRovescio... e mentre prendo tempo, torno apPOSTata
al mio POSTo
per smetterla di POSTicipare
il POST giusto da POSTare...



PS: se mai qualcuno rispondesse - non perché non si conosca la risposta - ma perché magari nessuno legge il POSTicipo - e/o qualcuno avesse già risposto, POSTate, senza leggere il POST precedente :)




lunedì 14 giugno 2010

The Ex-List - mah.

Avete mai visto il telefilm in questione?

The Ex-List, è un telefilm, carino, all'acqua di rose, giusto per passare senza infamia e senza lode quella manciata di minuti nel corso di una serata infrasettimanale.

Mentre smadonni perché il we è finito troppo in fretta e al successivo mancano ancora 60000 giorni, mangi gli avanzi della domenica, ti guardi le sopracciglia che ormai quando aggrotti sembri un cinghiale e vai a prendere la fresatrice, ti studi l'unghia dell'alluce e ti domandi se con il tallone puoi spianare agevolmente quell'irregolarità sulla parete della sala...

Ogni tanto ti poni LA questione sempre la stessa, da quando hai visto la prima puntata di Friends ovvero: fanno niente tutto il giorno e han 'ste case etc etc.

Ma il punto interrogativo più grosso è un altro. 

1. Bella quando cavolo se l'è scopata tutta 'sta gente?? Perché vi assicuro che è tanta gente. Quando ha steso la lista degli ex ci ha riempito almeno 5/6 pagine di Moleskine!

2. Com'è che sono tutti dei fighi pazzeschi che comunque nella vita si sono realizzati in modo più o meno brillante??

3. come diavolo si ricordano tutti di lei e non esitano a concederle il bis?? (francamente, le stra-gnocche dello schermo sono altre e o Bella fa dei numeri incredibili con i boccioli di rosa (fa la fioraia) o io non me lo spiego;

4. com'è che gli Adoni a ripetizione non sono mai fidanzati? Aspettano tutti Bella?

5 quanta ginnastica fa la signorina se nell'arco di poco tempo si ripassa attivamente tutti i nomi della lista??

Ammetto che le mie perplessità sono dettate da pura e semplice invidia.

Perché la mia ex-list si riduce a 3 sublimi elementi (si,3 e allora??? e tenete conto che io mi sarei fermata a 2 molto molto molto volentieri / figa di legno? forse ma mi è sempre andato bene così):


  1. MioMarito - e qui sono inutili i commenti;

  2. L'UomoEmo aka S.r.l - che ancora aspetto abbia la decenza di farsi vivo, solo per spiegarsi e vedere di ridarmi un filo di fiducia nel genere umano (campa cavallo)

  3. l'UomoParentesidiPassaggio - reazione all'UomoEmo
eppure già così son stati cacchi acidissimi!!!

Non sarei mai stata in grado di gestire quel traffico da aereoporto internazionale e uscirne viva!
Io son viva per sbaglio.
Dove sta il mio errore? Troppo pochi? Tutti sbagliati? Dovrei aprire le danze? Ritorniamo alla questione di esperienza che mi ha rinfacciato l'UomoEmo??

Sono francamente molto confusa, come si conquistano pace e serenità? Io non credo sia saltellando di fiore in fiore...

Mah

sabato 12 giugno 2010

Almo Nature o Almo Naturisti?

“Gli animali sono molto più pazienti con noi di quanto noi siamo con loro e, se vedessimo il mondo attraverso i loro occhi, forse vedremmo un mondo migliore. Creando un’immagine per questo nuovo progetto ho cercato di pensare soprattutto agli animali e alla filosofia di Almo Nature che cerca di essere come i cani e i gatti che nutre.” Oliviero Toscani
Caro Oliviero, il fatto che cani e gatti siano molto più pazienti con noi di quanto noi lo sia con loro, è fuori questione, e fin qui non hai detto cazzate. Che con la tua nuova campagna tu abbia pensato soprattutto agli animali... se permetti mi lascia dei dubbi.
[Anche se, a onor di cronaca non hai specificato la tipologia di animali.]

Il payoff di Almo Nature dice Dal loro punto di vista e la nuova campagna di Oliverio Toscani traduce così la filosofia dell'azienda:



come devo leggere questa fusione di pensiero aziendale e interpretante scatto creativo?


  1. che sotto le loro tenere pellicce i nostri cuccioli sono costantemente un po' ingrifati?

  2. che attraverso i loro occhi noi appariamo costantemente barzotti?
No, dai davvero. Cosa c'entrano le scatolette della pappa di mici e bau di casa con questi 3 manzi e 3 triglie nudi? Niente.

Cosa c'entra questa campagna con il fatto che Almo Nature voglia farsi notare a prescindere da quello che vende? Tutto. Ed è lecito per carità.

M A

Francamente puntare su tette e chiappe, mani astutamente posizionate a mimare un quanto mai becero vedo non vedo, di innovativo non ha più niente. La carne umana è stata usata per tutto ormai, ha pubblicizzato quasi ogni sacrosanta stronzata messa sul mercato.

L'immagine può essere bella.

Ma io trovo tutto molto forzato, dal pay off ALmore (fusione di Almo Nature e Amore???? Il gatto del geniale copy partoriente ha lasciato tutte le unghie che aveva, sul vetro della cucina per tirare insieme i due concetti), al visual: che tipo di ammmmore cercano di tradurre queste statue greche di carne e sangue, smanazzandosi allegramente? Quello per le nostre adorate bestioline???? ..... 'a Oliviero ma vattine va!


Qual è la considerazione per chi acquista? Che se non c'è un po' di sesso a condire tutto l'ambaradan,  magari torno a casa con il Kit Kat? Per le varie ditte siamo tutti un po' sex addict?
O forse.... voliamo alto, che grazie a Almo Nature l'ammmmore trionfa sulla diversità?? Se guardo questa foto vedo una modella di colore in guisa di micio tutta adesa a un modello bianco in guisa di cane. Non ci sono razze? non ci sono differenze? Che Oliviero l'abbia davvero pensata così? MMMM mi sa che ho dei neuroni arrampicatori e ventosati...

La verità è che se tolgo il logo dell'Almo Nature potrei quasi identificare questa campagna con le ultime 400000000 di Oliviero Toscani: eccheccche due palle tesoro, fumati qualcosa di diverso prima di imbracciare l'obiettivo!!!!

E poi ribadisco, con il cibo per animali domestici non ci imbrocca una cippa.

Comunque, Carissima ALmore, tutti i miei complimenti: gran bei addominali! Anche se il mio gatto preferisce le tette di quella con i capelli biondi frisé, chiede se raccogliendo i punti Almo potete mandargliela a casa, per me va bene il tizio nel centro, GRAZIE!!!!





giovedì 10 giugno 2010

Post-Urologo di rabbocco




Chiedo scusa per la doppia uscita quotidiana, ma proprio non potevo esimermi dal completare l'informazione inerente alla tematica portata all'onore delle cronache dalla Gisele.
Oggi ho avuto un lapsus e vi tocca ora. Sorry.


Perché la Gisele ancora mi è raffinata >>>
cascate doccifere come in Laguna Blu, scrosciano a mazzi
durante la sua glitterata minzione.

Il Fulco Nazionale (Pratesi - WWF) con famiglia a seguito, la doppia/tripla/quadrupla come farebbe Valentino Rossi in sella alla Yamaha con Topo Gigio a cavallo del triciclo della Fisher Price.

Inutile girarci intorno, ve lo cito
"Si sa invece che Fulco Pratesi, presidente e fondatore del Wwf fa come il sindaco di Londra. Basta un qualunque catino di plastica e l’eco-scarico è fatto. «Ne tengono sempre pronto nel bagno della casa al mare dove altrimenti ci sarebbe un’antiquata cassetta da 60 litri». «Per la pipì - assicura- basta mezzo secchio, tre litri. Per il resto doppia secchiata e via».


Ma nella casa in città invece? Anche in questo caso Pratesi ha trovato la soluzione comoda: «C’è la cassetta con doppio dosatore. Prima con mia moglie ci davamo il turno: il secondo tirava l’acqua». Una casa a prova di ecologisti, dove anche la gatta di casa Pratesi sa adattarsi: «Perlina beve ogni volta direttamente dalla tazza del water. Risparmiamo un sacco d’acqua così»."


esticcazzi!!! Ma Perlina beve dalla tazza prima o dopo la sciacquonata collettiva?

Giuro che ce l'ho la coscienza ecologica. Faccio tutto il possibile. Ma certe mi sembrano proprio sparate per allocchi.

Chi ha voglia di andare in bagno e farla sopra quella del familiare??
 Beh, io no. E manco il micio ci farei bere dal fondo della tazza.
E nemmeno i 2 panda e le 3 tigri che ho adottato con il WWF (davvero, ho i certificati di adozione, tenerelli, tutti con dei nomi impossibili), alla faccia del suo Presidente.

O S T R E G H E T A

'Pissing' ecologico by Gisele Bundchen



Io tengo davvero tanto, tanto, tanto all'ambiente.

Ma confesso, ci son delle cose che con il mio istinto di sopravvivenza per l'immediato futuro proprio non quagliano.

Usa più volte lo stesso fondo di caffè per la tua moka_ECCERTO come no, già mi sveglio urfida come una quaglia spennata manca solo che mi auto-propini il risciacquo dei piatti per risvegliare palato e neuroni. Facilissimo che finisca con le mie mani che prendono a sberle la mia faccia.
E nemmeno davanti allo specchio, ma così tra il lusco e il brusco come quando si regola un conto tra bande.

Chiudi l'acqua mentre ti lavi i denti_OK! Ce la posso fare. Lo faccio sempre. Le mie gengive sono eticissime!!!

Chiudi l'acqua mentre ti insaponi corpo e capelli sotto la doccia_AHAHAHAHA ma tu sei un pazzo furioso, figurati bene. E quando poi? A dicembre? Con la finestra spalancata? Così magari l'acqua che scorre cristallizzandosi farà di me un bell'albero di natale brinato fresco? Poi le riserve energetiche che sprecherò per curarmi la polmonite col rinculo, a chi le metto in conto? A te? DAIDAIDAI_ In agosto??? E qui si potrebbe ancora fare, ma son cagionevole di cervicale. Poi l'usicta del 118 con paranco e muletto per estrami bloccata dalla doccia di sicuro inquina di più.
Compromesso: riducco le doccie lunghe e goduriose a massimo massimo 1 alla settimana.

Raccolta differenziata_OK, assolutamente, come Scanu in tutti i luoghi e in tutti i laghi (op.cit) riciclo tutto. Tranne i sentimenti ;-)

Sporta di tela per la spesa_nessun problema, o meglio il problema c'era perché le sporte dimenticavano di uscire ocn me quando andavo a fare la spesa. Per cui le ho disseminate ovunque: macchina, tutte le borse, in qualche tasca persino, trasportino del gatto, borsa della palestra, cestino della bici
O V U N Q U E ecchechez. Almeno una mi finirà sotto mano al momento dell'insacchettamento della derrata.

E via discorrendo. E poi POI stamattina è arrivata LEI, dalle pagine di un giornale, ad aprirmi nuovissimi orizzonti eccccologgggici:

LA GISELE BUNDCHEN
che Vittoria Secret's me la tenga in salute e Calzedonia l'abbia in gloria

e cosa non mi inventa La Gisella???? [che solo se sei una sleppa di donna alta 1.80 con un fisico ultraterreno puoi dire una cosa così senza che un uomo ti guardi come se fossi una SCHIFOSA (e non una schifosa in senso lussurioso, una schifosa in senso letterale)]

La Gisella dixit: AIUTA L'AMBIENTE E FA LA PIPI' NELLA DOCCIA, così facendo si risparmiano 4 mila litri di acqua a persona.

Che pare saggio, ma ho delle domande: se mi scappa me la tengo finché sono sotto la doccia? Oppure faccio una doccia in più (anche 2 o 3, bevo molto) perché mi scappa? Se non mi scappa sotto la doccia, faccio scorrere più acqua per stimolarmi? Se mi scappa quando ho finito di lavarmi allungo la doccia per farla?

(ndb: e se in casa si è in tre o quattro? Doccie come vespasiani in fila???)

Etc etc

Comunque colgo al volo il suggerimento, molto WILD e mi preparo a farla libera e bella sotto la doccia ogni volta che potrò, sentendomi pure io un po' top model.

'Sentiatevi' anche voi un po' top model e salvate il mondo!

Dopo rasa il pratino > FAI IL TUO GOCCINO!

mercoledì 9 giugno 2010

Da Edward Mani di Forbice a Paolo Pejrone: rasa il pratino

Premessa: sono una convinta sostenitrice dell'estirpamento alla radice (oddio, la rima! Eh beh, quando dentro sei verseggiatrice, succede_bon).
Per cui niente rasoi e niente creme. Solo strappi ben assestati e duraturi dal basso in alto.
Anche perché quando ho visto che a forza di rasare, le mie ascelle cominciavano ad assomigliare alla guancia di un Unno Cisposo dal grigio colorito, ho ben pensanto che di Uomo in casa ne bastava uno e che comunque anche in assenza di non avrei dovuto essere io ad assumerne le sembianza (quello almeno... per il resto tocca comunque, visti i giuggioloni che circolano)

Per cui il lussureggiante spot della Wilkinson, Rasa il pratino, l'ho approcciato perché spammato ovunque. Non perché interessata all'acquisto.

E poi la cantilena me la sono tenuta in testa per secoli.






La gorgheggio anche al gatto, raspante&indaffarato nella cassetta, che mi guarda con il led - MA TE SEI SCEMA, AL MASSIMO POSSO DARTI DEL CONCIME OR ORA PRODOTTO - che gli scorre negli occhi (maschi collaborativi non ne incontro mai)

Se vi domandate cosa c'è di sapienza nel testo oltre al ritornello rasa il pratino, eccheviquà la scienza a portata di schermo:
a volte una ragazza si sente un poco giù
se il mondo è un po' arruffato non ci pensare più..



rasa il pratino, rasa il pratino
coro taglia, pota, sfronda, falcia

quando il bosco è un po' troppo fosco
o il giardino è un casino
ogni forma dell'aiuola oggi è facile, da potar

ovunque vedo un ciuffo, lo affronto con decisione
sarà anche un po' buffo, ma poi sai che figurone
rasa il pratino
coro: oh oh oh oh (x2)

se il ferro è giusto,
il cespo è a posto

foresta selvaggia basta,
spazza via tutti quei rasta

coro: rasa il pratino
se ti senti ruvidina
coro: rasa il pratino
dai una bella spuntatina
coro: rasa il pratino

Quello che mi lascia perplessa è che queste ragazze devono essersi trascurate un po' troppo a lungo: taglia, pota, sfronda, falcia, ciuffi, rasta, boschi fosci, ILCESPO (!!!), aiuole da potare?

No maddai davvero? Ma per queste pluviali foreste non sarebbe il caso di ingaggiare Edward Mani di Forbice? Non è che il Wilkinson mi si spunta? Eppoi vuoi mettere la coiffure al di sotto del Tropico del Cancro fatta da Johnny Depp? (pensiero fugace corale... ok, stop, riconnettetevi)

Dicono... dicono che la creativissima lama sia venduta in amena compagnia di variegate formine!!!
Nuovo linguaggio del corpo anche ciechi, sordi e muti???

Cosa dovrei mai disegnarci??? Ecco un punto di domanda spesse volte sarebbe utile, il punto esclemativo, purtroppo rischierebbe di essere meno utilizzato...

Poi pensando e ripensando ho capito che Paolo Pejrone, attribuendo i titoli alle sue opere letterarie stava solo preparando il terreno (-_-) alla Wilkinson.

Qualche esempio:

Cronache da un giardino. Le piante e le loro stagioni: ovvero dell'assortimento delle formine secondo tematiche stagionali (la stella di natale, la coniglietta pasquale, la stella marina etc)

La pazienza del giardiniere. Storie di ordinari disordini e variopinte strategie: con tutti sti ciuffi, rasta e boschi foschi (disordini), ci vuole calma e gesso (pazienza) nel disegnare la performante pista di atterraggio (strategia.... che ci sono pure le lucine direzionali nel kit???)

Gli orti felici: di donna che ha applicato la giusta strategia nel rasare il pratino / chi semina bene, qualcosa si porta sempre a casa...

I miei giardini: se si è ipertricotiche la fioritura non è mai one shot! di peli da Harem e sultaneggianti

Il vero giardiniere non si arrende. Cronache di ordinaria pazienza: tu rispunti, ma io ti castigo! A costo di sparger sale grosso come su Cartagine, maledetto pelo troncuto non ricrescerai!!!

In giardino non si è mai soli. Diario di un giardiniere curioso: doppia interpretazione, o si ha il fidanzato feticista che apprezza assistere al deforestamento, o è un augurio per lo sfruttamento della zona post deforestamento. Preferisco la seconda.

Quant'è bello far quadrare il cerchio...

Buone potature!!!

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