mercoledì 28 luglio 2010

Ascelle

Si, avete letto bene: A S C E L L E.

No, non dedico loro un post perché con la calura del momento si stanno imponendo alla mia attenzione in modo subdolamente odorifico e mefistofelico. No.

No, non dedico loro un post perché, sempre in virtù della calura, questi lacrimosi appezzamenti di pelle mi impediscono di indossare canottierine, t-shirt, vestitini grigio chiaro, che adoro, pena avere il lago di Caldonazzo (si presta benissimo alla figura retorica questo lago) disegnato sotto le stesse.

No, non dedico loro un post perché spero che la Dove noti la mia dedizione e mi invii una fornitura gratuita e pantagruelica di deo spray per bonificare le zona, senza macchiare i vestiti e tamponando la sudata.

No, non dedico loro un post perché sono state appena sottoposte a ceretta e si sentono sfrontate, libere e belle come il cavallo del Pino Silvestre montato da un'amazzone femminista. (il massimo del wild che posso tollerare nell'immaginifico ascellare, il wild da pelo incolto lo aborro!).

No no.

Le ricordo bambine. Quando servivano solo a chi mi circondava per innalzarmi da terra e farmi fare il vola vola. Stupende nicchiette implumi e sempre profumate di borotalco nature.

Le ricordo adolescenti, giovani licantrope con la luna piena: quando il primo irsutismo si manifestò.
Sempre adolescenti, le ricordo nella fase guerra chimica, quando gli ormoni che ballavano la tarantella le trasformavano in attentatrici munite di cinture di bombette carnevalizie puzzolenti (ma tutto l'anno non solo a carnevale). E un ringraziamento vola veloce ai deo della Roc, i soli in grado di mettere a tacere quegli olezzanti ululati.

Ebbene. Dedico loro un post perché l'altra sera, svaccata sul divano, a leggere, in canottiera, con un braccio dietro la testa, girando lo sguardo le ho osservate e cosa vedo? Che le

BRUTTE BASTARDE INGRATE I N V E C C H I A N O


'ste peripatetiche di porto!!! Io le lavo, le depilo, le incremo!!!!! le deodoro.
Dedico loro un'attenzione tutta particolare, riservandogli parecchie sniffatine di controllo nell'arco della giornata.
Prendo atto dei loro limiti, non caricandogli i surplus di detersivi e napisan necessari a far perdere le loro tracce...

e loro????: INVECCHIANO.
Molto più della mia faccia!
Vuoi sapere quanti anni ho davvero? Alzami il braccio e lumami l'ascella!
Nooooo

Tenerelle morbidelle... R I L A S S A T E!!!
Già ho subito il trauma della prova del salarino, che dopo una certa età (i 30 in realtà, la zona è delicata) fa ballare la break dance della gelatina al tricipite.

Ma 'azzo, il rilassamento dell'ascella è un colpo a tradimento.
Non ce la posso fare...

lunedì 26 luglio 2010

Donne / Potere / Corruzione

Arranco verso la macchina stamattina.
E' lunedì. Il lavoro attende.
Sono fiduciosa che il traffico sia benevolo stamane.
E se non lo fosse... comincio a fare pat pat al mio fegato, che si rilassasse da subito, che tanto qua, io più che la soluzione Shoon (si scrive così?) non gli posso dare.
Il cicchetto in macchina di prima mattina non è compreso nel biglietto d'andata.

Apro la macchina, salgo, siedo, accendo, autoradio > Radio24
(ci siamo chiariti no? sul fatto che io ormai sia arida come come il deserto del Gobi no? Niente musica, niente canzonette, niente di garulo)

Alessandro Milan lancia il sondaggio del giorno:
(vi metto il link per andare a votare nel caso)
Bianco o nero?

A dare il la per questo sondaggio una dichiarazione di Chicca Olivetti:
“Non è un caso che le cronache degli scandali e del malcostume politico coinvolgano esclusivamente uomini. Non c’è dubbio che la moralizzazione della politica non può prescindere da questo dato di fatto”

 Chicca... perché mettere limiti alla provvidenza?
Sarebbe davvero così? O è così perché donne al potere ce ne stanno poche?
Infatti anche lei, nel dibattito fa presente la 'poca abitudine al potere' da parte del gentil sesso.

E facciamone una questione antropologica allora!
Un po' mi incazzo.
La donna nella maggioranza delle cronache politico/corruttive recenti era in scena nel ruolo di escort.
Dall'età della pietra facciamo progressoni proprio!
A onor del vero, ora spopolano i trans, quindi forse le donne non lo annuseranno nemmeno dalle stanze del piacere, il potere (rima! ola prego!)

Divago.
Dunque... le donne sarebbero meno corruttibili.
Perché?
I difetti di fabbrica son tutti nostri ma non la corruttibilità?

Ci danno delle puttane, delle streghe, delle lunatiche, delle depresse, delle ormonopatiche, delle oche, delle pedanti, delle asfissianti, delle macchinose, complotto-addict, delle traditrici, delle superficiali, delle tardone, delle vecchie dentro, delle mai cresciute, delle sceme che si fanno prendere per il culo quando sono innamorate, delle competitive, assetate di carriera e successo.

E anche assetate di potere, sempre per la famosa invidia del pene suppongo (io non lo voglio, né in senso figurato, né in quello letterale).

Ma, non corruttubili... almeno non fino a prova contraria.

Sinceramente, pensandoci in questo momento, io non mi farei corrompere.
Troppi sensi di colpa, da sempre, per tutto, figurati per cose serie.
Ma credo che sia una caratteristica individuale.
Non del sesso.
E in ogni caso, potrei essere certa di essere incorruttibile una volta messa alla prova.
Non sono la Madonna. E nemmeno una veggente.
Posso affermare di non essere fatta così.
Ma... boh, credo che essere messi davanti alla mela abbia sempre il suo bel perché.

Siamo incorruttibili perché siamo donne? O siamo incorruttibili in quanto brave persone?

ps: altra leggenda metropolitana, pare che per gli omicidi le donne preferiscano il veleno... mah... una bella gragnuola di mazzate invece????? :-DDD

venerdì 23 luglio 2010

Se senti zoccoli: pensa cavalli, non zebre

Abbraccio la mia Amica, la ringrazio per la bella serata.
L'accompagno alla porta, la guardo scendere le scale.
La sbigno dalla finestra del bagno mentre esce dal mio vicolo pedonale verso la sua auto.

E' mezzanotte passata, rassetto.
Spengo tutte le luci. Tutte le finestre sono spalancate.
Accendo la candela in bagno.
Una candela dalle dimensioni di un cero votivo alla vaniglia.
Apro l'acqua.
Mi infilo sotto. Mi dimentico della Gisella e anche del Fulvio
Che vadano in tandem, senza calzoni in un campo d'ortiche.
Mi sto rilassando, mi merito una bella doccia fresca e lunghetta.
Il mascara l'Oréal sul mobiletto affianco, tenta spudorati approcci di piaggeria: perché tu vali!!!!
Mi ulula pensando di salvarsi dal bidone rosso della frazione secca
ingenuo
Mi sdilinquisco tutta, mi rilasso, esco.
Mi avvolgo nel mio accappatoio blu
Al buio torno in sala, è quasi la una oramai e
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN
Maccome driiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnnn porca paletta schifa???
Torno una gragnuola di contratture!!
Oddio mia Nonna, mia Madre, mio Padre, mia sorella
ah no, 'azz son figlia unica, massai il momento richiede drammaticità!!!



Guardo il display sciolta come un nodo scorsoio
e... chi è? Chi è mi domandate?
A parte a essere uno vivo per poco,
è anche il n° 3 della mia The Ex-List
Che non vedo da maggio praticamente..
Che non sento da poco dopo...
Che sta per rendere l'anima al Signore.




Non rispondo, mi astraggo il più possibile, altrimenti mi sparo la notte in bianco.

Il giorno dopo decido di dargli una possibilità
sms:
deve esserti partita inavvertitamente una chiamata all'1. Mi è venuto un colpo pensavo fosse successo qualcosa ai miei. Poi ho visto che eri tu e ho capito che era un errore.
Dai, coglionaccio, salvati almeno la faccia.
Ma perché salvarsi la faccia con tutte le maschere che ci sono a disposizione poi??!!!
Basta fare Alice in Wonderland!!!
risposta
niente errori, ho pensato fossi ancora sveglia, ero davanti a casa tua!!!!
Fiero non poco, il mitile ignoto. Secondo me si aspettava l'applauso.

Sorvoliamo sugli intenti di una visita di cortesia a quell'ora e che solo per questo si meritava un incudine in testa dalla finestra.
Diciamo che avevo avuto modo di intuire che avesse le susine in testa, anzi le prugne proprio, al posto del cervello. Ma poi ho pensato è ccciovane etc etc.
Invece no, è moooltoooo più semplice: è coglione

Per cui tornando a bomba:
SE SENTI ZOCCOLI: PENSA CAVALLI NON ZEBRE.

E' inutile cercare di trovare motivi e scusanti per i comportamenti di merda degli altri, molto spesso non avranno un nonno morto in un campo di concentramento o un padre che da piccoli li picchiava, ma semplicemente sono esattamente quello che si vede.
Per pigrizia, scelta, parassitismo, decorticazione.
Sono cavalli, non esotiche zebre. 

Amen

ndb: non sto parlando dell'Srl aka UomoEmo

mercoledì 21 luglio 2010

Post-iccio ovvero 'a L'Oréal... forse IO valgo, tu però... non vali un @@####@

Quale persona sana di mente litigherebbe con un mascara?
O con un rimmel... R I M M E L... avanti di chi è questo???!!! Voglio sapere chi lo chiama rimmel invece di mascara. Per alzata di mano.

Nessuna ci litiga, no? Certo. Ti pareva.
Quindi non sono normale
E allora, in coro/a cappella/ fuori tutti i neri per caso dall'armadio / pronti via: certo che no!!! maccome ti è venuta?
Come? 
Beh, in realtà mi viene spesso.
Come non lo so. 
Le lascio la sua privacy.


MA.
E dico MA tutto maiuscolo.

MA questo vuole essere un post di denuncia, di pubblicità progresso.
Roba seria.
Di lotta contro chi, ingiustamente e senza avere le informazioni del caso, accusa di snobbismo sconosciuti terzi [e tanto per essere chiari: finché non mi date del quarto (di bue) siamo amici come prima] perché a volte scelgono prodotti in alta gamma.
E giudicano dicendo un sacco e una sporta e un portacenere di cazzate.

Ovvero:
Gne gne, non cambia niente tra la marca super figa e una roba normale; è che se non usi la tal cosa ti senti di valere meno, spendi un sacco di soldi per affermarti attraverso un logo conosciuto e riconosciuto. 


La prima cosa che, spontanea e irrefrenabile come sorgente montana, mi sfavilla dal cuore è:
ma vaffanculo no? ti critico io perché pari mi' nonno con 10 anni di meno di me? O perché dopo dieci minuti che sei uscito dalla doccia puzzi come il peccato originale (di uno stercoraro, non di un essere umano, che quello deve profumare di delizia)??? No, io mi faccio i cazzi miei e chi si fa i cazzi suoi si sa, campa 100 anni (sano si spera).


Da una vita, da quando me lo hanno cacciato sul mercato, io impiastriccio le mie ciglia solo di DIORSHOW, prima normale, poi black out e poi l'ultimo col tubo argento che non ricordo il nome (il black out è il migliore ed è pure sexy a pronunciarlo), l'Extase devo ancora testarlo, ma mo 'rivo.
Quanto costa? Tra i 25 e i 30 euro, non lo so, circa.
Uno sproposito? Detto così forse.








Ogni tanto mi rimorde la coscienza, e quindi tutta bravina, da Sephora all'ultimo giro, ho preso il mascara L'Oréal di ultima uscita VOLUME MILLIONS DE CILS, per circa 15 euri?? Credo.


Che già uno che ha bisogno di tutte queste parole per definirsi dovrebbe far diffidare...
senti me:

DIORSHOW
(mi vedo tutte le ciglia parate come ballerine di can can al Moulin Rouge tiè)
....
L'OREAL VOLUME MILLIONS DE CILS

prolisso; dai, di pancia, dalla vetrina del mio post quale dei due tirereste su? A gratis, quale?
Anche qui per alzata di mano (maschi inclusi), per favore, che la disciplina è fondamentale.

Bon, comunque sentendomi parca, ho preso il lungagnone.
Sabato.
Da sabato mi ha fatto incazzare milioni volte.
Perché????
Perché il suo applicatore che dovrebbe re-infoltire pure la foresta amazzonica da quel che dicono, unisce tutte le ciglia in un unico tronco di sequoia
Perché non è vero che è strutturato per evitare gli eccessi di materia sulla spatole e quindi i grumi: potete cogliere un'anguria-grumo dalle mie ciglia se volete.
Perché dopo 3 secondi che lo hai messo, nella zona sotto gli occhi sei picchiettata di nero / quando arrivi in ufficio la popolazione mondiale di panda può contare un esemplare in più / quando torni a casa sembri la vecchia scoreggiona ubriacona sotto il ponte di Verona della conta di quando eravamo piccoli
Perché puzza e mi fa bruciare gli occhi, perché sabato, quando avrò tempo di andare a comprare il DiorSHOW, avrò buttato 15 euri nel cesso in 7 giorni

E il  DIORSHOW, a parte che fa veri miracoli / bisogna solo imparare a maneggiare lo scovolino perché è più grande del normale / costerà anche quasi 30 euro, MA quello che ho buttato venerdì, soprattuto per motivi igienici e perché eravamo arrivati alla fase tiro fuori il sangue dalle rape lo avevo acquistato a dicembre 2008 (Si lo so, sono una schifosa, ma lui non ha fatto una piega.)

Vogliamo dividere 30 euro su un anno e mezzo e 15 euro su 7 giorni? Vogliamo vedere cosa DAVVERO costa di più???


quindi


CHI PIU' SPENDE, MENO SPENDE.

E il prossimo che mi rompe le palle quando faccio le mie scelte oculate lo chiudo in una gabbia con.... con... con... beh con me! Cazzi suoi!

domenica 18 luglio 2010

Giorni d'estate

L'afa congela l'aria.
Congela il tempo.
Congela le mie membra nell'immobilità più assoluta.
Solo il sudore si muove, gocciola, scappa verso le lenzuola ad asciugarsi

Il ventilatore squarcia il limbo.
L'aria in battito veloce d'ali mi sfiora, mi percorre. Mi abbandona, scappa via.
Batto le ciglia. Respiro. Batto le ciglio. Inspiro.
Succhio l'ossigeno dall'acqua che mi circonda.
Percezione acutamente ovattata dell'ambiente circostante.
Piena consapevolezza distratta di ogni fibra del mio corpo.
Tutto pesa, tutto mi affatica.
Torno immobile, congelata dall'afa.

Ho solo la forza di ricordare. 
Ricordo le estati di quando ero io, ma in formato tascabile.
Consegnata ai miei nonni, alla campagna, alla terra, portata lontana dal cemento.
Nelle ora più calde il mondo si fermava. 
Avvolti da spesse mura e bianchi lenzuoli di cotone, nel fresco delle stanze. 
Le imposte socchiuse. 
Davanti alla porta una tenda pesante, un misero alito di vento, una spada di luce insopportabile ferisce il pavimento dell'ingresso. Ferisce gli occhi. 
La pendola: tac tac tac
Passa in fretta tempo, mi aspetta il tavolo della cucina, i miei cugini, la merenda, i cartoni animati.
Passa in fretta tempo, io scalpito, dobbiamo tornare fuori. 
Alla piscina fatta con le balle di fieno ricoperte dal telone impermeabile. 
Dobbiamo tornare fuori a ridare vita ai giochi interrotti prima di pranzo.
Abbiamo lasciato i nostri personaggi come marionette sgonfie nel pescheto. 
L'avventura deve continuare.
Dobbiamo iniziare nuove avventure. 
Costruendo basi segrete con le cassette della frutta, che se ci fossero franate in testa avremmo anticipato le corna dell'età adulta.
Arrampicandoci su per le stanze della fungaia, correndo in mezzo al mais, che se qualcuno vedesse i campi del nonno dall'alto penserebbe agli alieni.
E invece siamo noi. 
Che ci rincorriamo, cadiamo, sciaboliamo le povere piante, mentre la pelle si ricopre della lanugine delle pannocchie. Che se fosse oggi, un rush cutaneo con i controfiocchi non me lo toglierebbe nessuno.
Dobbiamo andare a rubare le pesche più belle, quelle che crocchiano, troppo mature mica ci piacciono, qua le zanne funzionano ancora tutte.
Dobbiamo inforcare le biciclette, i nostri destrieri (il mio è bianco, vedi te), e galoppare veloci lontano.
Qualcuno che ti insegua lo si rimedia sempre, i Cattivi sono in agguato.
Scappare al cimitero, dove ci sono le tombe più vecchie e inventarci strani misteri guardando quei dagherrotipi, sbiaditi sui camei di ceramica.
Salire sulla pala dello zio, fare finta che sia il Daitarn 3.  Combattere contro i meganoidi, 'sti bruttoni.
Fermarci sotto il noce a far la guerra coi frutti acerbi caduti, o abbattuti? francamente non ricordo, che poi vedrai che bello stasera, tutti e tre con le mani a mollo in acqua e candeggina... perché pensa un po', la noce abbattuta la prende sul personale e ti fa la guerra chimica, macchiandoti la pelle in modo ostinato.
E poi rientrare a lavarsi le croste.
Ascoltare il Silenzio dalle finestre aperte, che arriva dalla base militare, filtrato dalle zanzariere.
La tromba fa vibrare l'aria, intensa, ipnotica.
Ma... sono io in formato tascabile, e quella musica significa solo che sto per sedermi a tavola.
Magari in giardino, con un film di Totò alla tele, con l'ammazza zanzare elettrico che manda fulmini e saette...
E poi ancora nel fragrante bianco del mio letto tascabile, verso il mio sonno magnifico, quando la notte era un'amica. 
Per correre veloce verso un altro giorno caldo, e chi se ne accorge, ma magico.
Un altro giorno che non vedo l'ora che arrivi, magari domani rubiamo la cariola... 
O magari lo zio ci porterà a fare un giro in camion, a comprare l'anguria che mangeremo poi nel prato
..
Domani, e poi domani e poi domani ancora.

Apro gli occhi, mi sudano anche quelli...
Ah no. E' una lacrima.
Devo aumentare la velocità delle pale.
Fa caldo e non ho la forza di fare altro.

giovedì 15 luglio 2010

Una pretesa vale merda quanto pesa.

Come tante altre cose, usanze, tradizioni etc nel corso dei secoli anche la gara tipicamente maschile a chi ce l'ha più duro e meglio dotato ha subito le sue belle trasformazioni.

Forse si stava meglio quanto si stava peggio.
Ovvero quando gli uomini davvero si preoccupavano delle prestazioni del loro pisello come unico attrezzo che li sdoganasse come maschioni e che affermasse la loro valenza, magari erano anche meglio disposti a prendersi in carico le relative responsabilità che il loro ruolo richiedeva.

Forse erano meno Peter Pan, 
o forse no, 
non lo so, 
ma però, 
guarda un po'... ok la smetto.

Quindi, nel 2010, medioman, come dimostra di avercelo di granito?
Io l'ho scoperto nel week end trascorso al lago di Uops.

Gli amici presentano amici si sa, quindi nel pomeriggio di sabato si scende a lago per apprezzare il nuovo mezzo acquatico di uno della congrega.

X (amica femmina della sottoscritta): allora, andiamo che il marito di XY (amica femmina della mia amica femmina) vuol farci vedere il suo CATAMANANO

Cata.MA.nano?? 'azzo è? Un ibrido? Poi penso che il suo motoscafo lo chiama motoschifo... e quindi realizzo che, forse la mia adorata se non ribattezza i natanti le viene l'acidità e quindi non volendola dipendente da Malox, lascio libero sfogo alla sua inventiva.

E andiamo a vedere il catamanano.
Mi spiegano andando, che il padrone del catamanano vorrebbe tanto essere un manico, ma proprio 'ngnafà.
MA.NI.CO???
Oddio, forse il catamanano esiste davvero... e viene guidato dai manici... 

Ma quando si è evoluta la lingua? dov'ero? seduta sul cesso a contare quanti veli aveva la scottex???

Oso > ehm, scusate, cosa sarebbe un manico?
Risposta in coro > un manico no? Poca spesa / tanta resa!!!
eccomenò! Ovvio certo! > ah, sarebbe il rilascio 3.0 del modello precedente di figo?
quasi > più o meno, insomma, detto di uno che ha davvero i numeri!
aaaahhhecco! > bene bene, se ha i numeri! a darli ci penso io! Quindi se questo non è manico, sarebbe?
coro bis > un coglione. 
bella li! > maddai? bene! sto facendo collezione.

Giungiamo. Me lo indicano sul molo, e io capisco che non potrei mai essere meno bastarda di quello che sono. Perché sono circondata da persone graziosamente bastarde come me.
Ci metto 10 minuti a scorgerlo, e non perché ci sia la folla, ma proprio perché è visualmente difficile scorgerlo.
2 citofoni (uno sopra l'altro) di uomo?
Ecco perché catamaNANO...

E adesso, a questo, come non gli rido in faccia?? Sono salva, il nano oltre che coglione è anche cafone, per cui non ci fila di pezza e rapisce solo il manico della mia amica, perché gli è funzionale per l'uscita in catamanano.

Ebbene si, il nano ha speso delle belle migliaia di euro per acquistare un mezzo che da solo non può condurre (esce dal porto e scuffia, il nostro micio di lago) e per fare una cosa che non condivide con la famiglia (1 moglie frizzantissima e 2 eredi molto carini).

Perché poi si scopre non essere solo diversamente alto, ma anche diversamente abile (scuffia), diversamente sposato e diversamente padre...

Ma si afferma con la potenza dell'albero del suo catamanano...
Un uomo che si affermi con la potenza di altri alberi?

Lasciare i numeri di telefono nei commenti grazie, asternersi cata.ma.nano dotati

mercoledì 14 luglio 2010

Sherlock Holmes (2009) ovvero 'il dinamico duo'

La trama è, bene o male, assolutamente tipica per il soggetto trattato
buoni gnocchi
cattivi tenebrosi
belle gnocche
fessacchiotti in spirito e tratti



Ma è inutile negare che questa pellicola è ben riuscita.
Da quando non è più il signor Ciccone a Guy Ritchie gli sono usciti i neuroni dalla melassa e il risultato è apprezzabile. Le sue ultime opere avevano la dinamicità di Vogue (IL ballo della Madonna, e non UN ballo un della madonna), ma qui stiamo ritornando verso movimenti decisamente più fluidi se non addirittura briosi!

(Questi) Sherlock e Watson sono estremamente fisici e al contempo celebrali in un  modo davvero stuzzicante.
Tenuto conto degli attori, Robert Downey Jr. e Jude Law, che probabilmente avrebbero potuto anche fare le capesante al gratin e un pochino di pubblico se lo sarebbero portati a casa lo stesso.
Ma ci tengo a ribatterzzarli il dinamico duo: Batman / Sherlock ovviamente dà abbastanza la merda a Robin / Watson, forse perché in questo film Jude mi risulta un po' triglia e anche precocemente invecchiato, anche se nel complesso fa perfettamente da contraltare al carattere instabile, eclettico, geniale, intuitivo del Robert / Sherlock.

In particolare adoro le scene in cui Sherlock, per affrontare i cattivi, si fa il film nella testa di quello che succederà dopo. La veloce analisi del contesto, la scelta della soluzione, l'esecuzione precisa di ogni gesto, la valutazione impeccabile di azione/reazione, la sequenza al rallenty nel suo immaginario e poi l'esplosione fulminea dei gesti nella realtà... mmm son tutta un brivido!!! (soprattutto con lui a torso nudo :D), insomma piacevoli scariche di adrenalina.

La parte dei cattivi tenebrosi e dei fessacchiotti in spirito e tratti, ve la risparmio: le presenze hanno il loro perché espletano in modo infallibile la funzione di contorno atta a focalizzare tutta l'attenzione sul dinamico duo

Ma passiamo alle belle gnocche... mmm insomma
Tiratemi le pietre se volete, ma a me Rachel McAdams/ Irene Adler pare una che gira per il mondo con una lavagna in faccia... no dai davvero, ma su quella fronte ci hanno scritto le battute di tutto il cast quando provavano le parti??!! L'hanno presa per risparmiare le spese dello screenplay? Ci deve essere un motivo pratico per forza, voglio pensarla così.
Frangia, tesoro ti prego!!!

Anche se faccio come al solito l'istrice, il film vale la pena di essere visto,  è proprio da divano e patatine e relax. Relax con brio.


Il film in questione ha avuto anche 2 nomination all'Oscar (migliore colonna sonora originale -_-; miglior scenografia), mica cotica!!!
E il bell'ometto del Robert ha vinto un Golden Globe come migliore attore in un film brillante (e allora no????, più Robert a torso nudo e con un brilluccichio di follia nell'occhio per tutti!!!)

Concluderei con una frase sherlockiana buona per tutti e in tutte le stagioni:
Non sono ubriaco, sono solo diversamente sobrio 

EH? eccheviaspettavate? Un'esternazione seria?? Da me? MADDAIIIIII

Questo film partecipa a Buio in sala, rubrica cinematografica del mercoledì di Nati per Delinquere. Ancora grazie a Mamma C e Mamma F per l'ospitalità!!!

martedì 13 luglio 2010

questo E' un uomo

Continua il filone introspettivo.

Coro di
'eccheduepalle, certo come no, ammorbaci pure!!! Siam qua apposta, anzi no andiamo a farci un giro e torniamo quando sei diventata normale' 
:( se aspettiamo l'avvento della mia normalità, qua ragazzi non ci vediamo più :D

Ieri pensavo, mi guardavo alle spalle per ridare un occhio alla vita che mi sono lasciata dietro, e intanto mettevo apposto i miei libri. Quando uno in particolare è arrivato tra le mie mani, il ricordo davvero potente di una persona straordinaria è balzato vivido nei miei pensieri.

Qualche anno fa, mocciosa, ho avuto l'immenso privilegio di lavorare con Gillo Dorfles.
Un'opportunità pazzesca, insperata. Che mi faceva tremare le vene dei polsi.
Un dio dell'Olimpo scendeva dal monte per me.
Ansia da prestazione, e tanta paura, perché spesso gli dei dell'Olimpo non sono miti e tantomeno benevoli.
(chi non l'ha provato sul lavoro, persone da cui potresti imparare tanto che invece si limitano a tiranneggiare?)

E invece...
Ho scoperto che Gillo Dorfles non è un dio, ma un uomo meraviglioso, che commuove e stupisce.
Immensamente geniale e immensamente umano.
Un uomo che si recava di persona a parlare con me (!), nonostante la fama e i 90 anni suonati.
Un uomo che la prima volta che mi ha vista mi ha detto:
'Buongiorno, è un piacere conoscerla finalmente. Collegare una voce a un volto, mi dà sempre un'emozione. Lei non si domanda mai che faccia abbiano le persone che sono al di là del filo del telefono?'

Un uomo che solo al pensarlo anni dopo, diventa concretamente presente, tanta è la portata del suo spirito.

E da quella prima domanda che mi ha posto de visu, scaturisce la mia pippa mentale di oggi

il genio è semplicità?
la curiosità nelle piccole cose, mantiene vivi e attivi e giovani e freschi, anche quando si potrebbe asserire di sapere già tutto (o quasi) e pensare che 'si beh dai, ormai sono arrivato, non devo più occuparmi degli altri'?

QUESTO è UN UOMO?

io credo di si.

lunedì 12 luglio 2010

Che rumore fa la Felicità?

Io non sono una persona felice.
E sento molto silenzio.
Indi per cui poscia, la felicità non deve essere silenziosa...

Farà un rumore tutto suo, io non so quale.
Cioè si, volendo ricordare momenti in cui pensavo di essere felice non è che sentissi violini.
Ma tutto era armonico. Completo, perfetto, non avevo bisogno d'altro, nessuno dei miei pensieri rifuggiva la situazione contingente. Volevo solo essere dov'ero con tutte le mie forze. Lo volevo talmente da essere infinitamente naturale. Fisiologico. Insito in ogni mia fibra.

Stamane mi sono svegliata con la mitica Radio24 in sottofondo e Alessandro Milan citava un blog di un tizio (mi spiace, dovevo ancora bere i miei 3 litri standard di caffè nero e non ho assimilato il nome), blog che in italiano suona più o meno così: Mille attimi fuggenti di felicità.

In pratica l'autore, dopo un divorzio difficile etc ha deciso di aprire un blog per parlare delle piccole gioie quotidiane: un sorriso a uno sconosciuto, la gentilezza di un estraneo, un piccolo traguardo raggiunto (3 vasce in piscina, 1 libro letto, una pennica pomeridiana). Il blog è famosissimo, uno dei più letti al mondo.

E la mia domanda è: MA IO QUANTO SONO STRONZA???!!!
Le mie giornate possono annoverare molte di queste piccole perle.
Ma io francamente non me ne faccio nulla.
Sono abituata a sfidare me stessa da quando sono nata, nessuno ha mai pensato potessi dare meno di quello che davo.
Anzi, ancora davo poco, perché stranamente da me ci si aspetta sempre di più.
Il minimo sindacale mi è negato d'ufficio.

Un bel tramonto? Ok, grazie, bello. Finita li.
Un cucciolo tenerissimo? Mi si commuove tutto il cuore, che mi consuma Kleenex a manetta, ma finita li.
Un successo lavorativo? Scarica di adrenalina. Ma è finita li. C'è già un altro traguardo da attendere.
Un parola gentile? E meno male, visto che io sono gentile ed educata con tutti. Dovrebbe essere la norma; è vero che mi stupisco della correttezza e della gentilezza delle persone, perché è merce sempre più rara, ma non riesco a farne motivo di gioia o di fiducia nel domani.

Che cos'è la felicità?
Sono troppo pretenziosa nel mio essere reietta e sfigata?
Dovrei compiacermi di piccoli, minuscoli gesti fine a se stessi, che l'universo random mi fa giungere?
Io sono felice, senza domande, quando mi sento PREPOTENTEMENTE VIVA.
Per il resto posso provare a essere mediamente serena e rilassata. Che con la felicità non c'entra una pippa.

Mi tormento e torturo perché non mi accontento? Dovrei ricostruire tutto da questi piccoli mattoncini?

A voi basta il sorriso di uno sconosciuto per dare un perché alla vostra giornata?

Che rumore fa la vostra felicità?

venerdì 9 luglio 2010

Giuseppe Cruciani_potere terapeutico

Amo alla follia Giuseppe Cruciani, mi piace farmi punzere (la z rende meglio della g) dalla sua Zanzara.

Perché?
Meriti giornalistici? bravo è bravo, ma no, non per quello, per quello potrei stimarlo
Carisma? Potrebbe essere anche quello ma no...
Voce un po' graffiantela? Acqua acqua.


Il Cruciani lo amo alla follia perché è una grandissima faccia di merda.
Ma epocale proprio.





I fatti >  purtroppo l'afa estiva non ha ancora cancellato tutte le brinate dell'inverno, quindi direi che la mia situazione emotiva post vacanze di Natale è facilmente intuibile, a gennaio ero una dead woman walking, tanto per essere sintetici. Per andare in ufficio ci metto un'ora ad andare e una a tornare, in macchina. Prima di dicembre il percorso me lo facevo sempre e immancabilmente al telefono con l'SRL (la sera sempre sempre, la mattina se si svegliava in tempo utile) a tubare come una quaglia con le fette di salame tagliato grosso sugli occhi con intermezzi musicali come bonus.

A gennaio gli occhi li avevo costantemente affogati nelle lacrime, sia ad andare che a tornare (e anche in svariati altri momenti della giornata) e le canzonette alla radio mi inducevano crisi epilettiche aggiuntive assolutamente intollerabili, quindi per non sentire più ululare in tandem ai cari Elisa&Giuliano (che spopolavano al tempo)

Ti vorrei sollevare / Ti vorrei consolare / Mi hai detto ti ho visto cambiare /Tu non stai più a /sentire per un momento avrei voluto /che fosse vero anche soltanto /un pò / Perchè ti ho sentito entrare / ma volevo sparire / e invece ti ho visto mirare / invece ti ho visto sparare / a quell'anima / che hai detto che non ho 

e quindi non incrementare la lacrima e quindi mantenere un minimo di visibilità sulla strada e quindi rimanere viva (prendo fiato) ho girato la manovella su Radio24, territorio franco dalle 7 note al 99%!!!

ah, l'istinto di sopravvivenza!! che bellezza

E lui era li ad aspettarmi, carogna come non mai.
Quando ho iniziato a sentire la Zanzara, poiché pensavo pesantemente ai fatti miei, ogni tanto trasalivo cogliendo qualche parola qua e là. 
Convinta di avere capito male, perché un conduttore non può sfanculare così gli ascoltatori.
Ho cominciato a pensare di meno ai fatti miei e ad ascoltare con più attenzione... oh ciuspia! ma li invia davvero per posta celere a ranare...
Macccome??? Io tremo nel difendere i miei diritti sociali civili penali culturali, le mie pari opportunità, cerco sempre di mediare, essere gentile (perdendo monti di tempo ed energia...) e LUI?

LUI se qualcuno dice stronzate glielo fa ben presente. Zac, mi stai rubando troppo tempo, vattene affanculo.

All'ascolto più attento è seguita la fase dell'imbarazzo.
Ormai capivo quando l'ascoltatore stava per tirarsi la palata di concime addosso, e?
e cambiavo stazione, perché sono cretina e stavo male per quello che stava per essere concimato.

Poi piano piano, come Mitridate col veleno, ho iniziato a sorridere, a sentirmi meno ferita dalla sua asprezza e a trovarla immensamente liberatoria.

Tanto liberatoria. 

A suon di:
e allora?
e quindi?
si spieghi meglio
no, non è questo di cui stiamo parlando
quello che dice non c'entra niente
lei è pazzo
lei non ha capito niente
mi sta facendo perdere tempo
la saluto
non ho capito qual è la domanda

etc etc sfronda ogni giorno l'albero del superfluo, semplifica i discorsi, incanala le energie nelle discussioni, non permette lo si annoi.

Quindi, tornando a bomba all'inizio, adoro Cruciani perché è una fascinosissima faccia di merda.
Mamma, da 'grande' voglio fare la Cruciani!!!

Scommetto che sarò libera da ogni tipo di aggressività repressa / latente!

Per provare il trattamento Zanzare: Radio24 dal lunedì al venerdì h. 18.35 circa e in replica dopo mezzanotte.

Grazie Cruciani, hai ridotto la portata delle lacrime e hai impedito mi schiantassi in tangenziale!!!
Ti lovvvo tanto!





mercoledì 7 luglio 2010

Giornata da Oscar ops da DARDOS [Grace (ma nana)]

Ecchime in notturna!!!
C'è sempre una prima volta... forse non è la prima volta in realtà. Non mi ricordo proprio.
Chissà... Chissene direte voi altro che chissà!!!

Comunque, avanti col Cristo che la processione si ingruma.

Oggi giorno da stellette, il post su Sabrina si è difeso vestito Givenchy dalla testa ai piedi e...
TA DAAAAA:


Grace (ma GLAMOUR) (ma NANA) torna in VAL GINA da Will (ma GLAMOUR) (ma ETERO)

mi ha concesso il mio primissimo premio Blog to Blog (non so se dice così, me lo sono inventata ora e mi piace un bel po'), lo ripeto pure IL MIO PRIMISSIMO PREMIO BLOG TO BLOG!!!

Grazie Grace (ma Glamour) (ma Nana)!!!!

Ho ritirato il mio premio, onorata anche di essere in  compagnia di blog davvero interessanti e belli (arrossendo molto per esser li con loro!!!) e ora ve lo mostro pure:


Ecchivelo Siore e Siori!!!

Il PREMIO DARDOS, riconoscimento che viene consegnato ai blogger che hanno dimostrato impegno nel trasmettere valori culturali, etici, letterari o personali. 
(ehm ehm, oggi Grace era più gentile del solito ^_^)

Ora mi accingo a rispettare le regole che l'accettazione del premio comporta e che a loro volta dovranno essere rispettate da quelli a cui lo passerò a mia volta:

1) accettare (ma chiaramente non si è obbligati) e comunicare il regolamento visualizzando il logo del premio;
2) linkare il blog che ti ha premiato;
3) premiare altri 15 blog meritevoli avvisandoli del premio

Uff Uff, ecco la mia lista, cosa non semplice da fare, anzi durissima...

15. I Tramonti non si mangiano

Andate e moltiplicatevi!!!!
Grazie per tutte le volte che passate a trovarmi, e grazie per contribuire a far vivere il mio blog, oltre a dar eco ai miei sproloqui.
Grazie

Sabrina (1954)




Vorrei fare una premessa, anche se credo sia una premessa inutile. Ma dico talmente tante cose inutili, che una più, una meno, non vi farà cambiare troppo l'opinione che avete della scrivente il post. Credo. Mmmm, ma si, non ce l'ho una reputazione da difendere. Vado con la cosa inutile:


Sabrina è Audrey Hepburn, solo Audrey, sempre Audrey, indissolubilmente Audrey. Sabrina è in bianco e nero come il magnifico vestito Givenchy del ballo di rientro, quel vestito candido con disegni neri, che credo tutte vorrebbero indossare almeno una volta nella vita. Io personalmente dopo essere stata ripassata da un rullo compressore, perché al momento credo che giusto la mia coscia abbia il giro vita di Audrey, mentre la mia vita... forse quello di Humphrey.

Sabrina è la voce doppiante di Renata Marini, una voce pacata di classe, morbida e piena di stile. Quella che all'inizio del film dice arrotando da brivido 'George, il pesciolino' [vedere video accluso :)]


Questo, e molto di più & paradossalmente SOLO questo è Sabrina. Sabrina che vive sempre, ma che nasce solo nel 1954. 


Julia Ormond che nel 1995 ha OSATO prestarsi per un remake dovrebbe essere collocata a bomba nel girone dei superbi, o forse più semplicemente in quello dei fuori di testa. Chi potrebbe pensare di accostarsi a Audrey? Una folle. Nessun altro, solo una folle. E con questo chiudo, ho visto degli spezzoni, quando i trailer giravano nell'etere, ma non mi sono prestata alla bestemmia, il film non l'ho visto e nemmeno intendo farlo. Già il fatto che lei fosse andata a seguire un corso di fotografia e non di cucina... bleah, ma perché le donne nel 1995 non possono iscriversi a un corso di cucina? Che è? Una protuberanza erniosa di femminismo militante? La Leica si, la padella no? In ogni caso Julia faceva meglio ad andare a farsi un giro in bici, invece di remakkare Audrey.


1954: i vestiti li avrei voluti tutti, mi rendo conto che la classe di chi li indossava faceva la differenza, il portamento regale, la testa che sbocciava chiara e bella da quel collo filiforme eppure forte, retto da spalle scolpite... no perché le CLAVICOLE? Vogliamo parlare delle clavicole di Audrey, meglio di no. Ci staremmo anni.


L'attesa in stazione, tailleur ineffabile, barboncino impeccabile, pila di valige artistica e piena di meraviglie. Se non mi riconoscerai, ricordati che sarò la ragazza più sofisticata di tutta la stazione.




E i leggings, quando va nell'ufficio di Humphrey a cucinare due olive da Martini al tegamino... tutte le volte che la guardo spero che una tenia venga a stabilirsi definitivamente nel mio intestino per darmi la possibilità di avere anche solo lontanamente la sua parvenza










[mi metto così e vi faccio l'otaria spiaggiata? Tenia vieni a salvarmi!!!!]












Sabrina è una donna che ama non riamata, una donna che fugge a Parigi per dimenticare, il metodo dell'espatrio fino a qualche era siderale fa pareva infallibile per dare una svolta alla situazione, una donna che si iscrive a un corso di cucina ma alla fine del suo soggiorno avrà imparato molto di più: Qui ho imparato a vivere...
Ho imparato a essere qualcosa di questo mondo che ci circonda senza restare lì, in disparte a guardare...Sono certa che ora non la fuggirò più la vita...e neanche l'amore...
e impara a guardare la vie en rose... emigro anche io, vediamo 'l'effetto che fa'.


Una donna innamorata lo brucia il sufflè, una donna infelice, si dimentica di accendere il forno..! Dico bene?

È vero…ma sto cercando di guarire…
E perché mai? Ne parlate come se si trattasse di un raffreddore...

disse il Barone, perché il vostro cuore non è in ciò che fate e Sabrina torna mettendo il cuore in tutto quello che fa, portando un indicibile scompiglio nella famiglia Larrabee, ma in modo chicchissimo!


E riesce ad innamorarsi di nuovo, anche se pare che si vada a parare male anche a 'sto giro,  Sono guarita, ma chi mi guarirà dalla cura? Ma Sabrina ha il lieto fine, per cui non deve guarire dalla cura, può restare tranquillamente malata!






Ed ecco la cura: quello che esordisce dicendo Resta tutto in famiglia! E che mi ammazza dal ridere quando si prepara per il giro in barca con il cardigan che gli arriva alle ascelle, l'ukulele e il berrettino da paperino.

Il pezzo di manzo che la Famiglia manda in campo per contrastare il gigolò biondo del fratello minore, quello che quando il padre perplesso chiede Ma te lo ricordi come ci si comporta con le ragazze? risponde serafico Mi tornerà in mente: sai, è come andare in bicicletta...


Non vi consiglio di vedere Sabrina, perché l'avrete già visto, vi consiglio di rivedere e rivedere e rivedere Sabrina, sempre, tutte le volte che avrete voglia di bellezza, di fare un balzo indietro nel tempo, di incantarvi davanti a Audrey, di sentirvi irresistibilmente romantiche, di sognare ad occhi aperti, di staccare la spina e immergervi in questo mondo in bianco e nero pervaso di luce rosa, con infinite sfumature che fanno bene al cuore.


Sabrina. Punto.

Questo film partecipa a Buio in sala, rubrica cinematografica del mercoledì di Nati per Delinquere. Ancora grazie a Mamma C e Mamma F per l'ospitalità!!!

lunedì 5 luglio 2010

Alice in Wonderland c'est moi

Sono stata al mare questo week end.
Nel ruolo del Mitile Ignoto, mi sono francamente prodotta in una performace che non ha nulla da invidiare ai pluridecorati da Oscar.

Ogni muscolo esprimeva lassismo cronico con brio soporifero, ma viralmente contagioso.
Le sinapsi erano rimaste direttamente in città, non volendo turbare in alcun modo il microclima spongiforme che si sarebbe creato nella scatola cranica e che le avrebbe comunque portate in una fase terminale

In acqua ho fatto il morto che manco un cadavere del Pleistocene avrebbe potuto tenermi testa.
La Venere del Botticelli sarebbe stata umiliata dal mio sorgere dalle onde, pochi strisciano con tanta grazia.

Insomma è un dato di fatto, la Cozza nel suo ambiente naturale dà il meglio di se. E scusate se è poco, mi ha fatto tanto bene all'autostima.

Comunque il mio problema più grosso, non è essere cozza, ma essere Alice in Wonderland.
Ieri torno, salgo, disfo il valigino e mi appresto a sciacquare i panni nella Whirpool (alcuni nel blog, altri nella Whirpool... succede), 3 bei carichi divisi per colore materia e zozzume (non erano solo del mare, contava anche la settimana trascorsa).

Dalla finestra del bagno sento delle voci stabilmente allocate sotto in strada, embè?? direte voi, embè il mio è un microvicolo pedonale, di fronte ho un convento di suore che alle 17 credo si corichino e quindi il vocio non sciamante non aveva ragione di esistere.

Ormai gattara e portinaia mi sporgo: un Lui e una Lei giovani, belli, snelli e cicognoni sono acculazzati sull'asfalto. Devo dire che ho subito avuto un moto di stima per Lei, che in micro short strofina il deretano sul cemento (io da zitella acida avrei spruzzato l'ammoniaca con contorno di amuchina, prima di procedere con una nuova mano d'asfalto e FORSE sedermi).
Loro appolaiati, immemori del caldo, delle pipì e pupù dei canidi residenti nelle vie vicine, vicini vicini e dialoganti. (ho fatto una foto ma non so dove l'ho salvata, appena la trovo la aggiungo al post).
Le gambe lunghe di Lei graziosamente intrecciate sfiorano quelle di Lui, tutto proteso a cogliere ogni minima parola della sua bella, avido, interessato di quanto costei avesse da dire.

Non capisco una beata madonna di quello che dicono perché la lavatrice va e comunque non voglio PROPRIO PROPRIO farmi i fatti loro. Rientro.
Dopo quasi un'ora vado a stendere, quaquereggiano ancora dalla via, controllo sian sempre Loro.
Son Loro son loro, sempre in dolce colloquio. Io che sono una fava di donna e ci spero sempre, rientro commossa da come il desiderio di stare insieme in un angolo apparentemente appartato (ahahaha tenere sempre conto che ai piani alti potrebbe esserci un avvoltoio con il cornetto acustico che mira la preda) faccia ignorare l'umidità al 3000 %, il caldo porco e appiccicoso, gli odori poco invitanti che salgono dal pavimento stradale.

Me ne vado sospirante per la casa lanciando uno sguardo d'intesa all'aMicio e mi perdo via in 300 cose essenzialmente inutili.
Altra fine centrifuga, altro stendimento panni. Occazz' ancora qua stanno?? E vabbè, sono 2 ore che provo a farmi i beneamati fatti miei, ma loro insistono, non si smuovono, mi sfruculiano e quindi che devo fare??? Li accontento.

Spengo la radio e cerco di rubare qualche parola (si lo so, sono una schifosa, ma speravo di raccattare una qualche speranza nella rinascita di un sentimento degno, pur preparandomi a soffrire, perché comunque sono mica troppo stabile!)

Mi protendo, trattengo il respiro (magari parleranno di cose di scuola, delle vacanze, magari domani Lei parte ed è l'ultimo pomeriggio che passano insieme, quando ti sembra di avere pochissimo e nello stesso momento tantissimo tempo da passare insieme, poi la lontananza etc etc), con gli occhi da Alice in Wonderland mi sporgo e....

'Ma no, senti, sto cercando di spiegarti da 2 ore. Non è che non mi piaci, ma forse non mi piaci poi così tanto. O per lo meno non mi piaci talmente da ritenermi impegnata con te proprio adesso che le vacanze sono alle porte. Ti ho fatto una proposta. Riparliamone a settembre' 

Alice sta per franare giù dalla finestra. EEEEEEEEEEEEEEEEEE? Questa è la graziosissima dalla caviglia fina, che intreccia le chiome con magico appeal????
TI HO FATTO UNA PROPOSTA??? O Santo Venceslao. Nooooooooo la transazione amorosa negli adolescenti nooooooooooooo

'Ma, non capisco, quindi adesso fino a settembre che siamo? Come ci comportiamo?'

'Fino a settembre siamo due amici che escono, parlano, etc però non voglio assolutamente prendere al cun impegno. E in ogni caso devi capire che settembre non è vincolante. Non è che a settembre ci mettiamo insieme. A settembre riconsideriamo la cosa e se nulla è cambiato nel frattempo vediamo. E' tutto chiaro?'

Mascella mia dislocata senza possibilità di ritorno nella corretta posizione. E' TUTTO CHIIARO????!!!

Lui: 'Certo'

Ah, Certo dice il Pischello.
A quel punto si mettono a parlare ad minchiam di tutt'altro. Transazione d'affari conclusa.
Io rientro completamente sconfitta.
Cercavo un po' poesia, e dolcezza almeno in due esseri così giovani. E invece NISBA.

Per favore, qualcuno mi faccia sapere se c'è un oasi del WWF per le Alice come me.
Oppure qualcuno mi adotti a distanza... non lo so...
Che amarezza.
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