martedì 6 aprile 2010

L’Uomo è sempre figo, la Donna è sempre zoccola – anche a 90nni

Prendo spunto da un articolo di Pietro Calabrese su Style di questo mese, che parla delle evoluzioni emotivo sentimentali degli ottuagenari nostrani. Se il binomio Nonno-BadanteMoglie, per quanto susciti scalpori (ereditar-monetari, mica sulla morale nonnesca), è ormai sdoganato, diociguardimolto dalla vergogna familiare di una Nonna che magari si innamora del compagno di canasta e concepisce l’incomprensibile desiderio – per la progenie – di non passare da sola gli ultimi anni della sua vita.


Com’è ‘sta storia?

E l’uguaglianza dov’è finita? (Lo so che non c’è mai stata, sed etiam).

Perché ci si aspetta sempre che il desiderio più grande di una donna, a tutte le età, sia quello di badare agli altri?

Perché quando una donna mette se stessa in cima ai suoi pensieri e alle sue priorità diventa un’egoista?

Perché, in approssimativa sequenza cronologica, l’essere femminile deve badare al fratellino, al cane, al fidanzato, al marito, al figlio, al papà, al nipote e anche all’acaro maschio della polvere??!!!

E noi contribuiamo attivamente a farci percepire in tal guisa, perché quando rivendichiamo (cosa? Qualcosa, a caso, scegliete voi), al primo labbro arricciato che vediamo all’orizzonte CI SENTIAMO IN COLPA!!! Sissignore che ci sentiamo in colpa e ci autoflagelliamo con lo scopino del cesso.

Se l’uomo maturo ha la fidanzata giovane?
Lui ne sa della vita e lei pure (con accezione peripatetica ovviamente).

Se la donna matura (soglia che stranamente per le donne scatta 15 anni prima degli uomini) ha il fidanzato giovane?
Lei è una poveretta disperata che passa il tempo a tirarsi perché il fanciullo non la tradisca (troppo) in una vana rincorsa dell’adolescenza e lui è un Toyboy (leggasi rintronato che si è fatto far su dalla nave scuola – e se sei nave scuola vuol dire che hai esperienza e se hai esperienza vuol dire che…?).


Lui è bastardo? No no no no no. È SOLO FATTO COSÌ.

Lei è bastarda? Assolutamente si e probabilmente inacidita dalla vita e sulla soglia dell’esaurimento.

Cerchi di cavartela da sola? Femminista o lesbica. Lui? Un Vero Uomo.

Chiedi aiuto? Lagna. Lui? E’ un uomo sensibile, poi ci si lamenta che non ce ne siano.

Lasci qualcuno? Ne hai un altro. Lui? Lo hai esasperato.

Ti lascia qualcuno? Colpa tua e dei tuoi atteggiamenti soffocanti. Lui? Lei ne ha un altro.

Ti piace lo shopping? Superficiale. Lui? Sempre sensibile + raffinato + metrosexual.

Mostre, teatro, conferenza? Ti atteggi. Lui? Di spessore.

Sai cucinare? E ci mancherebbe altro. Lui? Ma dove lo trovi un altro così?

Racconti palle? Bassa caratura morale. Lui? Lo hai costretto tu perché non sai accettare la realtà.

(…)

E volendo andare avanti a tracciare questa dicotomia di esempi ce ne sarebbero a valanghe.

Perché ho scritto tutto questo?
Perché sono una stronza inacidita dalla vita e sulla soglia di un esaurimento nervoso…

Ovvio no?

4 commenti:

  1. Che il mondo sia, purtroppo, governato da maschi per quanto riguarda "il tutto", non è mistero. Sono profondamente d'accordo con te. Ciò non toglie che è anche colpa delle donne.

    Le donne amano gli uomini "stronzi", quelli belli e palestrati che le trombano su qualsiasi superficie orizzontale o verticale (spesso tale uomo, confonde i due piani). Di conseguenza la donna si sente desiderata, apprezzata, amata e unica. Lo stronzo playboytoy, invece, tornato a casa mette l'ennessima tacca sulla spalliera del letto.

    Che mondo sarebbe un mondo fatto di donne che oltre a definire gli uomini "stronzi", evitassero di mettersi insieme a loro. Che bello un mondo dove gli uomini invece di guardare alle tette rifatte e finte della siliconbarbie di turno, fossero attratti da una donna intelligente?

    L'intelligenza, questa sconosciuta. Infatti le cose sconosciute di solito terrorizzano.

    Alla fine siamo solo animali e come tali tendiamo alla riproduzione. E sotto questo aspetto non siamo nemmeno troppo evoluti.

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  2. Ti seguo assolutamente su questo atteggiamento che in fondo la donna mantiene dalla preistoria nei confronti del maschio alfa. E' istinto puro, non di sopravvivenza però... come vogliamo chiamarlo?, che predomina la sfera razionale del cervello, la annienta e ci fa diventare tacche sulla spalliera del letto.

    Detto questo, credo che il senso di colpa di cui sopra abbia grossa parte di responsabilità nell'abdicare quasi universale nei confronti degli uomini.

    E qui all'atavicità, purtroppo, si mischia la cultura sociale.

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  3. Uuuuuffff si si si si ce ne sarebbero a valanghe...ne vuoi un'altra??
    Nasce un bimbo...
    LEI usufruisce della maternità??? ma certo che sì, facendo turni da acrobata e sbattendosi a destra e a manca tra poppate e turni lavorativi part-time quando dice bene , perdendo il lavoro , quando dice male...ma vabbene, è giusto, è la mamma... EVVIVA IL CONGEDO DI MATERNITA'!!!!....
    LUI usufruisce del congedo di paternità????..la pater che??? ma certo che no, ma pover'uomo vuoi che stà a casa a cambiare pannolini? ma dai, non scherziamo son cose da donne!!..e se gli fanno storie al lavoro??? insomma è una legge..esiste!..perchè non usufruirne??!...mavalà che corbellerie...l'UOMO lavora e la DONNA...lavora pure, stà a casa, pulisce, fà la spesa, educa i figli, và in posta,...insomma BUUUUUU' AL CONGEDO DI PATERNITA'!!!!
    ...dov'è la differenza...mi è sfuggita!

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  4. @mammavirgola La differenza è quella di cui sopra LUI e LEI. Ci sono cose che toccano alle femmine, solo per attribuzione 'culturale' chissenefregase tu hai meno tempo e devi ricreare l'orologio.????

    Sai qual è la fregatura?
    Sanno che ce la facciamo sempre.
    Dovremmo imparare a deluderli ogni tanto

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