lunedì 22 marzo 2010

S T O P that P I G E O N now

Ho notato che quando i piccioni sono i nostri sogni nessuno si fa pregare per freddarli mentre stanno prendendo quota coraggiosamente.

Quando invece sei stanca morta e vorresti che qualcuno ti atterrasse afferrandoti per le caviglie e spezzandotele in modo da poter startene stesa a riprendere fiato... il SottoVuotoSpinto.

Le persone sono astutamente sadiche. O egoiste. Devo ancora decidere.
Certo è che nessuno regala nemmeno il dolore "a gratis".

Se in fieri c'è del tornaconto anche per la vittima... meglio soprassedere del tutto.
E poi dicono che non si sa più risparmiare.

mercoledì 17 marzo 2010

La brasiliana è peggio / Ci vuole orecchio

Preso atto dello tsunami che ha investito Valente Ragazzo Diffidente per aver "prestato orecchio" a Scanu (e ricordati Valente che bisogna avere orecchio http://www.youtube.com/watch?v=AwVQjSlZ-Lg) ,vorrei solo fare una precisazione degna di una femmina superficiale.

Estrapolando un brano da Piccole vitalità e per la precisione:
"Nel terzo brano "Mi manchi tu" c'è un'altra parte di testo piena di pathos(logico):


Mi manca la sveglia alle sette e mezza,
i compiti in classe, mangiare in fretta,
mi manca il classon del vicino di casa,
le giocate a calcio dentro la caserma,
mi manca la fine di una barzelletta
e l'emozione di una sigaretta, però di più mi manchi tu.


Qui signori miei, raggiungiamo vette altissime. Non trovate poetici riferimenti a Prévèrt e Hikmet? Sì? Allora fatevi vedere da uno psicologo perché non c'entrano una beata mazza. Se la mia amata mi dedicasse questa canzone, per ricambiarla di cotanto gesto, la porterei sul Ponte Milvio e la butterei di sotto. Ti manco più della sveglia delle sette e mezza? I compiti in classe? Il clacson del vicino di casa? Mavaffanculo!! Ti manco più delle cose peggiori che puoi vivere in una giornata? Allora questo è vero amore!! La strofa seguente poteva essere così:

Mi manca il trapano del dentista,
la ceretta inguinale dell'estetista,
il teppista che mi riga la macchina sotto casa,
il commilitone violento dentro la caserma,
mi manca prendere nel culo una saetta
e anche cadere dalla bicicletta, però di più mi manchi tu."
vorrei suggerire che l'effetto massimo della parafrasi del testo verrebbe raggiunto sostituento la strofa "la ceretta inguinale dall'estetista" con "la B R A S I L I A N A dall'estetista".

Questo è quanto, non sono in vena di analisi del testo, mi limito alla vita vissuta.

domenica 7 febbraio 2010

The Mission (1986) - Avatar (2009)

Cinema. Stasera.
Tanto per non pensare. Due ore di stop totale delle sinapsi collegate alla zona spleeniana del mio cervello.





O almeno quello era lo scopo. Inizia il film, io penso ai fatti miei perché credo sia un trailer. Poi realizzo che invece è la pellicola protagonista, ma porc... aspetta che cerco di stare attenta, aspetta che cerco di diventare empatica con la trama, con Sigourney Weaver che anche "slinkata" dal corpo dell'avatar è alta due metri e mezzo (e che nuda a 61 anni ha un fisico migliore del mio, ma come diavolo....), con gli occhiali 3D che mi stritolano il naso e contemporaneamente mi fanno accartocciare le lenti a contatto..





Eccomi, ci sono, sono empatica. Sento tutto, anche la puzza di quello 10 file avanti a me. I fotogrammi incalzano inesorabili e io ho una sensazone di déjà vu, cosa mi ricorda tutto ciò? E mi ritrovo bimbetta delle elementari, nella sala del Cinema Apollo in via Lecco,  con il grembiule bianco addosso, a guardare lo schermo lordo di sangue di Mission, realizzando che in 23 anni di cinema e 250 circa di storia, l'uomo non è cambiato affatto (o forse ha poca fantasia?).
Distrugge tutto: altri uomini, altre specie, terre, sentimenti. Tutto. Un mondo antico (sconosciuto a quel tempo) e un mondo che ancora non esiste (ma se lo inventa e prova a distruggerlo).

E io lì, come una fessa (quindi nulla di nuovo sotto il sole) con le mani davanti agli occhi, ops occhialini, con la lacrima pronta se qualche essere indifeso e inconsapevole sta per lasciarci le piume - o il pelo... o le squame, o la pelle azzurra... insomma dipende dalla razza -  a chiedermi perché distruggiamo sempre tutto, roviniamo, razziamo, prediamo, facciamo deserto... insomma perché vogliamo fortemente essere infelici.

E non trovo mai risposta.

mercoledì 3 febbraio 2010

Questione di esperienza....

Ma io che ne sapevo???
Mica mi hanno dato il libretto di istruzioni... ho controllato, non ho nemmeno uno scontrino per rendere la merce.
Insomma, ho solo reagito a quello che mi capitava.
E cosa mi sento dire: "Il problema è che non hai abbastanza esperienza" .

Eeheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheheh?

Cioè? L'avessi data via ogni 2x3 sarei stata una persona migliore? Più ponderata nelle reazioni? Più avvezza alla vita?

Ohei! Ma di che vita stiamo parlando?
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