martedì 13 luglio 2010

questo E' un uomo

Continua il filone introspettivo.

Coro di
'eccheduepalle, certo come no, ammorbaci pure!!! Siam qua apposta, anzi no andiamo a farci un giro e torniamo quando sei diventata normale' 
:( se aspettiamo l'avvento della mia normalità, qua ragazzi non ci vediamo più :D

Ieri pensavo, mi guardavo alle spalle per ridare un occhio alla vita che mi sono lasciata dietro, e intanto mettevo apposto i miei libri. Quando uno in particolare è arrivato tra le mie mani, il ricordo davvero potente di una persona straordinaria è balzato vivido nei miei pensieri.

Qualche anno fa, mocciosa, ho avuto l'immenso privilegio di lavorare con Gillo Dorfles.
Un'opportunità pazzesca, insperata. Che mi faceva tremare le vene dei polsi.
Un dio dell'Olimpo scendeva dal monte per me.
Ansia da prestazione, e tanta paura, perché spesso gli dei dell'Olimpo non sono miti e tantomeno benevoli.
(chi non l'ha provato sul lavoro, persone da cui potresti imparare tanto che invece si limitano a tiranneggiare?)

E invece...
Ho scoperto che Gillo Dorfles non è un dio, ma un uomo meraviglioso, che commuove e stupisce.
Immensamente geniale e immensamente umano.
Un uomo che si recava di persona a parlare con me (!), nonostante la fama e i 90 anni suonati.
Un uomo che la prima volta che mi ha vista mi ha detto:
'Buongiorno, è un piacere conoscerla finalmente. Collegare una voce a un volto, mi dà sempre un'emozione. Lei non si domanda mai che faccia abbiano le persone che sono al di là del filo del telefono?'

Un uomo che solo al pensarlo anni dopo, diventa concretamente presente, tanta è la portata del suo spirito.

E da quella prima domanda che mi ha posto de visu, scaturisce la mia pippa mentale di oggi

il genio è semplicità?
la curiosità nelle piccole cose, mantiene vivi e attivi e giovani e freschi, anche quando si potrebbe asserire di sapere già tutto (o quasi) e pensare che 'si beh dai, ormai sono arrivato, non devo più occuparmi degli altri'?

QUESTO è UN UOMO?

io credo di si.

11 commenti:

  1. non conosco questo personaggio ma da come ne parli dev'essere davvero un grande! E poi sono solo le mezze calzette che si innalzano a divinità.. Quelli davvero tosti sanno essere più umili di un paria..

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  2. Questo è un uomo. Un genio che fa dell'umiltà la sua regola di vita.

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  3. Non credo che il genio sia semplicità. Il genio è genio è basta. Poi ci sono i geni semplici, i geni umili, i geni assassini. Sono solo parte delle tante sfacettature dell'essere umano.

    Del genio apprezzi la genialità e l'opera che ne consegue, il resto fa parte delle persona che può essere educata, cafona, insensibile, senza vergogna, ecc... ecc...

    Gillo Dorfles ha scritto una monografia su Durer, a mio avviso, splendida. Quel lavoro temo che sarebbe rimasto splendido, anche se ti avesse fanculizzato e buttato il caffè nei capelli.

    Dopo aver letto i suoi lavori e il tuo commento, avrei piacere di incontrarlo e chiaccherare. Lo stesso non farei con Caravaggio o Cellini, due geni straordinari ma, a quanto si dice, due merde d'uomo. :-D

    Valente

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  4. @Mamma C, vero, io l'ho sinceramente adorato. Di cuore, ho potuto apprezzare i due aspetti e ne sono onorata.


    @Bis: che te lo dico a fà???

    @Valente, bella Valente che sei passato a trovarmi. Lui ti piacerebbe molto. Vero quello che hai detto. Però attenzione. Il mio punto non era 'questo è un genio' ma 'questo è un uomo', cosa che nella società odierna è ancora più difficile. Non credi? Un bacio

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  5. sìììììì!
    sìììììì!
    quello sì che è un uomo!
    hai centrato il punto.
    e ti posso confermare che tutti i grandi con i quali ho avuto a che fare, si sono rivelati umili e curiosi e soprattutto GENTILI...
    e che tutte le altre nullità per le quali ho impaginato un libro si sono spesso rivelate arroganti e piene di sè.

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  6. @pa, verissimo i veri grandi non temono i confronto e sono rilassati. Posso dire la stessa cosa di Jean Michel Folon, quando sono andata nel suo atelier per selezionare i pezzi del catalogo di quella che, purtroppo, sarebbe stata la sua ultima mostra. Senza complessi, dava tutto di sé. Ho persino un acquarello con dedica, tracciato finché mangiavamo un hamburger in pausa pranzo... Hai ragione.

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  7. Si,decisamente questo e' un uomo. E' l'umilta' che fa grande un uomo.
    Io sono nel campo della vendita diretta e ho avuto la fortuna di incontrare dei venditori con la V maiuscola,persone che dal nulla (anzi,solo da se stessi) sono riusciti a creare delle grandi realta' imprenditoriali a livello nazionale.
    Ma cio' che li rende grandi uomini e'la loro capacita' di sedersi accanto a persone come,magari alle prime armi,e insegnarmi tutto cio' che sanno e che hanno imparato negli anni,senza darsi arie

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  8. @Mamma non basta, chi è davvero sicuro i se naturalmente, è completo e buono d'animo gioisce nella condivisione. Non teme il futuro, o il prossimo e sa che il mondo deve sempre migliorare. Che non deve fermarsi perché magari lui un giono non ci sarà più. Questo è un uomo. Hai capito il punto. Grazie

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  9. Io non ho risposto alla tua domanda "questo è un uomo?" perché è evidente di sì, almeno da quello che hai scritto.

    Mi incuriosiva molto di più l'altra domanda che ponevi che, secondo me, è il vero centro della questione:

    Il genio è semplicità?

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  10. @Valente, allora hai ragione, ho capito male scusa. Sicuramente il genio è genio e basta. Ma mi chiedevo se non venga alimentato anche da cose semplici. Tipo la curiosità di associare un volto a una voce. Il genio pensi sempre voli più alto. Credo.

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